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Musicista

Otis Redding

Otis Redding

nato il 9.9.1941 a Dawson, GA, Stati Uniti d'America

morto il 10.12.1967 a Madison, WI, Stati Uniti d'America

Otis Redding

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Otis Ray Redding Jr. (Dawson, 9 settembre 1941 – Madison, 10 dicembre 1967) è stato un celebre cantante statunitense di musica soul, la cui fama è legata soprattutto ai singoli I've Been Loving You Too Long del 1965 e (Sittin' on) the Dock of the Bay uscito postumo.

Nonostante il modesto successo conseguito in vita, Redding è tuttora considerato uno dei massimi miti della black music[1] e tra i più grandi cantanti di tutti i tempi[2].

La rivista Rolling Stone lo inserisce al ventunesimo posto nella sua lista dei 100 migliori artisti[3] e all'ottavo in quella dei 100 migliori cantanti[4].

Biografia

Redding nacque nella cittadina di Dawson in Georgia. Quando aveva cinque anni la sua famiglia si trasferì a Macon, sempre in Georgia. Cantava nel coro della Chiesa Battista di Vineville e divenne una specie di celebrità locale vincendo il concorso per giovani talenti del sabato sera per quindici settimane consecutive.

Nel 1960 Redding iniziò a girare il Sud insieme a Johnny Jenkins e i Pinetoppers. Quello stesso anno incise i suoi primi dischi, She's All Right e Shout Banalana, con questo gruppo, col nome di "Otis and The Shooters".

Nel 1962 lasciò la sua prima traccia sulla scena discografica durante una sessione di registrazione di Johnny Jenkins, incidendo These Arms of Mine, una ballata composta da Redding stesso. La canzone divenne un piccolo successo della Volt Records, una sussidiaria della famosa etichetta del "Southern soul" Stax, di Memphis nel Tennessee. Suo manager era Phil Walden, anch'egli di Macon, che in seguito fondò la Capricorn Records. Otis Redding continuò a incidere per la Stax/Volt e si creò una schiera di appassionati continuando a girare molto in tour, esibendosi in spettacoli estremamente elettrizzanti, con il supporto degli altri artisti della Stax Sam and Dave. Altre hit tra il 1964 e il 1966 furono Mr. Pitiful, I Can't Turn You Loose, Try a Little Tenderness, (I Can't Get No) Satisfaction (cover del famoso pezzo dei Rolling Stones) e Respect (in seguito grande successo di Aretha Franklin).

Redding fu autore di molte delle sue canzoni, cosa inusuale per quel tempo, spesso con Steve Cropper (della band della Stax "Booker T. & the M.G.'s", che di solito fungevano da band di supporto per Otis in studio). Il cantante soul Jerry Butler scrisse con lui un'altra hit, I've Been Loving You Too Long. Una delle sue poche canzoni ad ottenere un significativo successo commerciale e mainstream fu Tramp (1967) con Carla Thomas. In seguito, nel giugno di quello stesso anno, Redding suonò alla prima edizione del Monterey Pop Festival, in California, evento che rivestì una straordinaria importanza nella scena musicale statunitense. Va detto che il grande cantante fu l'unico rappresentante del R&B e del Soul americano ad essere invitato alla manifestazione, interamente dedicata al Rock.

Redding e altri sei compagni rimasero uccisi quando l'aereo su cui viaggiavano precipitò nel Lago Monona a Madison, nel Wisconsin, il 10 dicembre 1967. Ben Cauley, uno dei membri della band di supporto di Otis, i Bar-Kays, fu l'unica persona a bordo a sopravvivere. Stava dormendo fino a pochi secondi prima dell'impatto, e ricordò che al momento del risveglio vide il collega Phalon Jones guardare fuori dal finestrino e dire, "Oh, no!". Cauley allora slacciò la sua cintura di sicurezza, e questo è l'ultimo suo ricordo prima di ritrovarsi nelle acque gelide del lago, aggrappato al cuscino di un sedile per mantenersi a galla. Le cause dell'incidente non furono mai individuate con precisione.

Redding fu sepolto nel suo ranch privato a Round Oak in Georgia, circa 32 km a nord di Macon.

(Sittin' on) the Dock of the Bay fu registrata solo tre giorni prima della morte di Redding. Entrò nella memoria collettiva dall'anno seguente, diventando il suo primo singolo a raggiungere il numero 1 della Billboard Hot 100 per quattro settimane ed a vendere un milione di copie. Il fatto che (Sittin' on) the Dock of the Bay divenne in definitiva il maggior successo commerciale di Redding è piuttosto ironico, non solo perché fu pubblicata dopo la sua morte, ma anche perché la canzone è in effetti un significativo cambiamento stilistico rispetto al grosso dei suoi lavori precedenti.

Altri successivi dischi vennero pubblicati postumi, tra cui Hard to Handle (1968).

I suoi figli Dexter e Otis III fondarono insieme al loro cugino Mark Locket il gruppo funk-disco "The Reddings" alla fine degli anni settanta.

Nel 2002, la città di Macon ha onorato il suo illustre figlio, con l'inaugurazione di una statua di Redding nel parco Gateway. In Italia la città di Alto Reno Terme in provincia di Bologna, sede dell'annuale Porretta Soul Festival, Tribute To Otis Redding, gli ha dedicato una via.

Il successo di (Sittin' on) the Dock of the Bay

Otis cominciò a scrivere quello che sarebbe diventato un successo universale durante il suo soggiorno a Sausalito, mentre viaggiava per promuovere un duetto con la cantante Carla Thomas. Un giorno, durante questo viaggio, andò sulla sua barca e, dopo aver recepito un lampo di ispirazione, cominciò a scrivere le prime righe della canzone (finita poi durante una collaborazione insieme al chitarrista Steve Cropper). Inizialmente Otis aveva intenzione di chiamare il pezzo "Dock of the Bay", ma la successiva collaborazione con Steve lo portarono a modificarne la musica, qualche strofa del testo e addirittura il titolo, aggiungendo all'inizio le due parole "(Sittin'on)".

Il pezzo venne pubblicato postumo, dopo il tragico incidente aereo in cui Otis e i membri del Bar-Kays persero la vita. Non appena il pezzo giunse alle orecchie delle più note stazioni radio statunitensi, immediatamente si diffuse in un largo giro di ripetizione radiofonica. Non a caso il brano raggiunse subito il posto numero 1 delle classifiche R&B. Già il 16 marzo dello stesso anno, "Dock of the Bay" raggiunse anche la vetta della classifica "pop" Billboard Hot 100 per quattro settimane.

La canzone, anche perché pubblicata postuma, divenne immensamente popolare in tutto il mondo. A contribuire alla sua notorietà nel corso degli anni successivi, ci pensarono alcuni film che la inclusero nella propria colonna sonora. Uno dei più celebri è sicuramente Top Gun del 1986. Inoltre Dock of the Bay ha avuto svariate cover, da parte di artisti R&B come Percy Sledge o Sam & Dave, oltre che da cantanti di altri generi, inclusi Tom Jones, The Foundations, Willie Nelson, Kenny Rankin, Dennis Brown, Elisa, Michael Bolton, Emma con Craig David, Pearl Jam, The Format, Sammy Hagar Justin Nozuka, Sara Bareilles e Franco Battiato nel CD Fleurs 2. Nel 1999, BMI ha nominato la canzone come la sesta più "cantata" del secolo, con circa sei milioni di performance. La rivista Rolling Stone ha messo l'album di Redding The Dock of the Bay alla posizione 161 della sua personale classifica dei più grandi album della storia. La canzone "(Sittin' On) the Dock of the Bay" invece è alla posizione numero 26 nella classifica delle più belle canzoni della storia, sempre secondo Rolling Stone.

Concerti (e Show) di Otis Redding

  • 1962 (8 ottobre) - Gaumont Theater, Doncaster, Yorkshire, Inghilterra
  • 1963 (4 luglio) - Paramount Theater, Brooklyn, New York, Stati Uniti
  • 1963 (20 luglio) - City Auditorium, Macon, Georgia, Stati Uniti
  • 1963 (16 novembre) - Apollo Theater, New York City, New York, Stati Uniti
  • 1965 (7 marzo) - Terrace Ballroom, Newark, New Jersey, Stati Uniti
  • 1965 (2 agosto) - Columbia Township Auditorium, Columbia, South Carolina, Stati Uniti
  • 1965 (21 agosto) - City Auditorium, Macon, Georgia, Stati Uniti
  • 1966 (19 marzo) - New Orleans, Louisiana, Stati Uniti
  • 1966 (9 e 10 aprile) - Whiskey a Go Go, West Hollywood, California, Stati Uniti
  • 1966 (2 settembre) - Mobile, Alabama, Stati Uniti
  • 1966 (10 settembre) - Olympia Theater, Parigi, Francia
  • 1966 (16 settembre) - TV Show BBC: Ready Steady Go, Londra, Inghilterra
  • 1966 (19 ottobre) - Washington, District Columbia, Stati Uniti
  • 1966 (29 ottobre) - Philadelphia, Pennsylvania, Stati Uniti
  • 1966 (30 ottobre) - Camden, New Jersey, Stati Uniti
  • 1966 (31 ottobre) - New York City, New York, Stati Uniti
  • 1966 (25 novembre) - Fillmore Auditorium, New York City, New York, Stati Uniti
  • 1966 (20 e 21 dicembre) - The Fillmore, San Francisco, California, Stati Uniti
  • 1967 (21 gennaio) - Hunter College, New York City, New York, Stati Uniti
  • 1967 (28, 29 e 30 gennaio) - Norfolk, Virginia, Stati Uniti
  • 1967 (3 febbraio) - Civic Coliseum, Knoxville, Tennessee, Stati Uniti
  • 1967 (7 febbraio) - Houston, Texas, Stati Uniti
  • 1967 (11 febbraio) - The Apollo Theater, New York City, New York, Stati Uniti
  • 1967 (12 febbraio) - Memphis, Tennessee, Stati Uniti
  • 1967 (13 febbraio) - Baltimora, Maryland, Stati Uniti
  • 1967 (27 febbraio) - Newark, New Jersey, Stati Uniti
  • 1967 (1º marzo) - Anniston, Alabama, Stati Uniti
  • 1967 (9 marzo) - Londra, Inghilterra
  • 1967 (17 marzo) - The Astoria Theatre Finsbury Park, Londra, Inghilterra
  • 1967 (18 marzo) - Upper Cut Club, Londra, Forest Gate, Inghilterra
  • 1967 (21 marzo) - Olympia Theater, Parigi, Francia
  • 1967 (23 marzo) - Palace Theater, Manchester, Inghilterra
  • 1967 (31 marzo) - Roundhouse Theatre, Londra, Inghilterra
  • 1967 (7 aprile) - The Stax/Volt Revue Tour, Oslo, Norvegia
  • 1967 (8 aprile) - Hammersmith Odeon, Londra, Inghilterra
  • 1967 (11 aprile) - New York City, New York, Stati Uniti
  • 1967 (19 aprile) - Florence, Alabama, Stati Uniti
  • 1967 (10 maggio) - Detroit, Michigan, Stati Uniti
  • 1967 (14 maggio) - Baltimora, Maryland, Stati Uniti
  • 1967 (26 e 27 maggio) - Baton Rouge, Louisiana, Stati Uniti
  • 1967 (2 giugno) - New York City, New York, Stati Uniti
  • 1967 (17 giugno) - Monterey Pop Festival, Monterey, California, Stati Uniti
  • 1967 (24 giugno) - Buffalo, New York, Stati Uniti
  • 1967 (25 giugno) - Richmond, Virginia, Stati Uniti
  • 1967 (28 giugno) - Louisville, Tennessee, Stati Uniti
  • 1967 (30 giugno) - Knoxville, Tennessee, Stati Uniti
  • 1967 (1º luglio) - Norfolk, Virginia, Stati Uniti
  • 1967 (2 luglio) - New York City, New York, Stati Uniti
  • 1967 (3 e 4 luglio) - Expo Theatre, Montreal, Quebec, Canada
  • 1967 (9 e 10 luglio) - Houston, Texas, Stati Uniti
  • 1967 (26 luglio) - Memphis, Tennessee, Stati Uniti
  • 1967 (28 luglio) - Little Rock, Arkansas, Stati Uniti
  • 1967 (11 agosto) - Charlotte Coliseum, Charlotte, North Carolina, Stati Uniti
  • 1967 (12 agosto) - Municipal Auditorium, Nashville, Tennessee, Stati Uniti
  • 1967 (21 agosto) - The Continental Club, Oakland, California, Stati Uniti
  • 1967 (6, 7 e 8 settembre) - Memphis, Tennessee, Stati Uniti
  • 1967 (2 ottobre) - Memphis, Tennessee, Stati Uniti
  • 1967 (1, 6 e 7 dicembre) - Memphis, Tennessee, Stati Uniti
  • 1967 (9 dicembre) - Upbeat TV Show, Cleveland, Ohio, Stati Uniti
  • 1967 (9 dicembre) - Leo's Casino, Cleveland, Ohio, Stati Uniti
  • 1967 (10 dicembre) - The Factory, Madison, Wisconsin, Stati Uniti[5]

Riconoscimenti

  • Songwriters Hall of Fame in 1994
  • Grammy Lifetime Achievement Award (1999)
  • Posizione nº21 nella Lista dei 100 migliori artisti secondo Rolling Stone
  • "Eighth greatest singer of all time" (Rolling Stone, 2008)

Discografia

Album

  • 1964 - Pain in My Heart
  • 1965 - The Great Otis Redding Sings Soul Ballads
  • 1965 - Otis Blue
  • 1966 - The Soul Album
  • 1966 - Complete & Unbelievable: The Otis Redding Dictionary of Soul
  • 1967 - King & Queen (con Carla Thomas)
  • 1967 - Live in Europe
  • 1968 - The Dock of the Bay
  • 1968 - The Immortal Otis Redding
  • 1968 - Otis Redding in Person at the Whisky A Go-Go
  • 1969 - Love Man
  • 1970 - Tell the Truth
  • 1970 - Historic Performances Recorded at the Monterey International Pop Festival

Singoli

  • 1961 - Shout Bamalama
  • 1961 - Gettin' Hip
  • 1962 - These Arms of Mine
  • 1963 - That's What My Heart Needs
  • 1963 - Pain in My Heart
  • 1964 - Come to Me
  • 1964 - Security
  • 1964 - Chained and Bound
  • 1964 - Mr. Pitiful
  • 1964 - Stand by Me
  • 1964 - Things Go Better With Coke... (A Man and a Woman)
  • 1965 - I've Been Loving You Too Long
  • 1965 - Respect
  • 1965 - That's How Strong My Love Is
  • 1965 - I Can't Turn You Loose
  • 1965 - My Girl
  • 1966 - (I Can't Get No) Satisfaction
  • 1966 - My Lover's Prayer
  • 1966 - Fa-Fa-Fa-Fa-Fa (Sad Song)
  • 1966 - Try a Little Tenderness
  • 1967 - I Love You More Than Words Can Say
  • 1967 - Shake
  • 1967 - Glory of Love
  • 1967 - Tramp (con Carla Thomas)
  • 1967 - Knock on Wood (con Carla Thomas)
  • 1968 - (Sittin' on) the Dock of the Bay
  • 1968 - The Happy Song (Dum-Dum)
  • 1968 - Amen
  • 1968 - I've Got Dreams to Remember
  • 1968 - Lovey Dovey (con Carla Thomas)
  • 1968 - White Christmas
  • 1968 - Papa's Got a Brand New Bag
  • 1969 - When Something is Wrong With My Baby (1969) (con Carla Thomas)
  • 1969 - A Lover's Question
  • 1969 - Love Man
  • 1969 - Free Me
  • 1969 - Look at That Girl
  • 1969 - Demonstration
  • 1970 - Give Away None of My Love
  • 1971 - I've Been Loving You Too Long (Live)

Compilation

  • 1967 - History of Otis Redding (Volt Records, VOLT S-418)
  • 1972 - The Best of Otis Redding (ATCO Records SD 2-801)
  • 1974 - Amen (ATCO Records 40292)
  • 1982 - Recorded Live (Atlantic Records SD 19346)
  • 1986 - The Ultimate Otis Redding (Warner Special Products Records 9-27608-2)
  • 1987 - The Dock of the Bay: The Definitive Collection (Atlantic Records 241118-2)
  • 1989 - Greatest Hits (Duchesse Records CD 35 2054)
  • 1991 - 16 Original Hits (Fonit Cetra Records)
  • 1992 - Greatest Hits, Volume 2 (Duchesse Records CD 35 2126)
  • 1992 - Remember Me (22 Previously Unissued Tracks) (Stax Records)
  • 1992 - It's Not Just Sentimental (Ace Records, SXD 041) stessa scaletta, ma con minor numero di brani della raccolta Remember Me (1992)
  • 1992 - The Very Best of Otis Redding (Rhino Records 8122-71147-2)
  • 1993 - Greatest Hits (Universe Records UN 3 052)
  • 1993 - Good to Me: Recorded Live at the Whisky A Go Go, Vol. 2 (Stax Records)
  • 1993 - Otis! The Definitive Otis Redding: 1960-1967 (Rhino Records)
  • 1995 - In Concert (Fantasy Records)
  • 1997 - I've Been Loving You Too Long and Other Hits (Flashback Records)
  • 1998 - Dream to Remember: The Otis Redding Anthology
  • 2000 - The Very Best of Otis Redding
  • 2000 - Aretha & Otis (Fonit Cetra Records)
  • 2002 - The Very Best of Otis Redding (Atlantic Records 838087)
  • 2002 - The Essentials: Otis Redding (Rhino/Elektra Records)
  • 2003 - Shake and Other Hits (Flashback Records)
  • 2005 - Legends of Soul: The Very Best of Aretha Franklin & Otis Redding (Warner Music Rec.)
  • 2006 - Covered by Otis (American Beat Records)
  • 2006 - The Definitive Soul Collection (Atlantic/Rhino Records)
  • 2007 - Platinum Collection (Rhino Records)
  • 2007 - (Sittin' On) The Dock of the Bay and Other Hits (Flashback/Rhino Records)
  • 2008 - Live! In London and Paris (Stax Records)
  • 2009 - The Best See & Hear (Shot! Factory Records)
  • 2009 - Soul Six Pack (Stax Records)
  • 2010 - Otis Redding: Live on the Sunset Strip (Stax Records STX-32046)
  • 2010 - 100 Hits Legends (Demon Music Records, 5 CD)
  • 2012 - Lonely & Blue: The Deepest Soul of Otis Redding
  • 2013 - Lonely & Blue
  • 2013 - Original Album Series, Vol. 2
  • 2013 - Complete Stax/Volt Singles Collection
  • 2013 - Early Sounds (1960-1962)

Note

Bibliografia

  • Nick Logan e Bob Woffinden, Enciclopedia del rock, Milano, Fratelli Fabbri Editore, 1977.

Altri progetti

Collegamenti esterni

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