Banca dati musicale

Musicista

Morrissey

Morrissey - © www.morrissey-solo.com, Photo by Ester Segretto

nato il 22.5.1959 a Manchester, Gran Bretagna

Alias Steven Patrick Morrissey

Morrissey

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Morrissey

Morrissey
Nazionalità  Inghilterra
Genere Indie rock
Alternative rock
Periodo di attività
1982in attività
Etichetta HMV, Decca
EMI, Sanctuary
Album pubblicati 22
Studio 9
Live 2
Raccolte 11
Sito ufficiale
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica
"Irish blood English heart, this I'm made of. There is no one on earth I'm afraid of "
(Irish Blood, English Heart, 2004)

Steven Patrick Morrissey (Manchester, 22 maggio 1959) è un cantante inglese, di origini irlandesi. Giunto al successo, negli anni ottanta, come voce principale della band inglese The Smiths, nel 1987, dopo la separazione del gruppo, si avviò a una carriera solista durante la quale ha pubblicato diversi album, incrementando ulteriormente la propria popolarità a livello internazionale.

Considerato tra i più importanti precursori e innovatori della musica indie, nel 2007, il quotidiano inglese Daily Telegraph l'ha inserito nella classifica dei cento geni viventi[1]. Nel 2008, è stato invece annoverato tra i cento grandi cantanti di tutti i tempi, in una classifica stilata dalla rivista Rolling Stone[2].

Biografia

1959-1976: i primi anni

Morrissey nasce al Park Hospital di Davyhulme (Trafford), il 22 maggio 1959 da una famiglia di immigrati irlandesi di religione cattolica[3]. Il padre, Peter Aloysius Morrissey, di professione barelliere e la madre, Elizabeth Dwyer, bibliotecaria, emigrarono in Inghilterra poco prima della nascita di Steven Patrick che, assieme alla sorella maggiore Jackie, passa i primi anni della sua vita a Hulme, Manchester, nella casa di Harper Street. Tra il 1965 e il 1969 la famiglia Morrissey si trasferisce per altre due volte nella periferia cittadina, per poi assestarsi nel più tranquillo sobborgo di Stretford, al numero 384 di Kings Road[4].

"Quando ero un bambino, più che altro ho voluto non essere un tipo ordinario. E volevo essere considerato un po' particolare. Quando ero a scuola volevo essere particolare e mi piaceva, quando ero al liceo, che gli altri pensassero effettivamente a me come a un tipo particolare. Era fantastico perché guardavo intorno a me e pensavo: beh, comunque sei io non voglio essere come te, quindi se tu pensi che io sia squilibrato allora sono felice."
(New Musical Express del 17 aprile 2004[5])

Nel corso della sua adolescenza Morrissey ebbe un legame molto intenso con la madre, mentre i rapporti col padre furono per molti anni problematici. Il suo ricordo di questo periodo, vissuto nella Manchester degli anni sessanta, è quello di un periodo di grande solitudine personale e di depressione, un malessere che poi lo avrebbe accompagnato per larga parte della sua esistenza e che lo indusse, in alcuni momenti, ad assumere farmaci[6]. "Non c'era alcun senso di frivolezza nella mia adolescenza, assolutamente. Non c'era nulla di simile allo svagarsi, o a ubriacarsi o ad andare in una spiaggia. Tutto nella mia la vita era solo irrimediabilmente premeditato."[7]

Morrissey passa quindi le sue giornate in casa, leggendo, ascoltando musica e scrivendo pagine di poesia. "Non ho mai letteralmente incontrato gente", dichiara, intervistato da Rolling Stone: "Potevo anche non mettere piede fuori casa per tre settimane. James Dean e Oscar Wilde erano gli unici due compagni che ho avuto nella mia adolescenza. Ogni rima scritta da Wilde mi colpiva enormemente ed ero anche terribilmente affascinato dallo stile di vita di Dean. Era quasi come se conoscessi queste persone molto intimamente, grazie a loro avevo un bel rifugio dalla sciatta quotidianità."[8]

Wilde, Dean ma anche altri personaggi attraggono il suo interesse: icone femminili del pop anni sessanta quali Sandie Shaw, Marianne Faithfull e Timi Yuro, o poeti e scrittori britannici come Virginia Woolf, John Betjeman e Shelagh Delaney, le cui opere (e in particolare A Taste Of Honey) influenzeranno molte delle liriche del cantante[9].

Gli studi alla St. Mary Secondary Modern School e alla Stretford Technical School gli valgono un Certificato Generale di Educazione in tre materie, tra cui Letteratura inglese. Alla scuola segue un breve periodo lavorativo che, nel 1976, lo vede impegnato come impiegato del servizio civile e poi commesso in un negozio di dischi, prima della decisione di vivere col solo sussidio di disoccupazione per concentrarsi nell'affinamento del proprio profilo culturale con la lettura, la scrittura e soprattutto l'ascolto della musica:

"La musica pop era tutto quello che all'epoca avevo, ed era completamente intrecciato con l'immagine che avevo della pop-star. Mi ricordo la sensazione che la persona che cantava era in realtà con me e capiva me e la mia situazione. Un sacco di volte mi sentivo come impegnato in una storia d'amore che era assolutamente tangibile."
(The New York Times del 17 luglio 1991[10])

A partire dal 1974 sempre più di frequentemente scrive lettere alle riviste musicali come Melody Maker e NME in cui manifesta le proprie opinioni sulle band dell'epoca che, a volte, quando fanno tappa nella sua città, riesce ad apprezzare dal vivo, nei concerti. Il primo a cui assiste è quello dei T. Rex di Marc Bolan, nel 1972.

1977-1981: le prime band

Nel 1977 il diciottenne Morrissey diventa presidente del fan club inglese dei New York Dolls, la sua band preferita dell'epoca. "Si inizia ad ascoltare alcuni gruppi e poi non li si dimentica più, non importa quello che fanno, non potranno mai deludervi. Questo i Dolls sono stati per me."[11]

Contagiato dal crescente fenomeno del punk rock inizia, poco più tardi, a sperimentare anche la voglia di appartenere a un gruppo e, per un breve periodo, diventa il cantante dei Nosebleeds con cui, al tempo, suonava anche il chitarrista Billy Duffy, più tardi nei Cult). Poco prima della separazione dal gruppo Morrissey inizia a comporre con Duffy i primi brani, Heaven Peppermint, I Get Nervous e (I Think) I'm Ready for the Electric Chair, che non verranno mai registrati. Nel 1978, sempre insieme a Duffy, entra a far parte degli Slaughter & the Dogs, ancora una volta per sostituire il cantante, Wayne Barrett. Con loro, Morrissey registra quattro brani e ottiene anche un provino per un contratto discografico a Londra, fallito il quale gli Slaughter & the Dogs cambiano nome in Studio Sweethearts, restando senza cantante perché Morrissey abbandona il gruppo[12].

Morrissey decide di interrompere la carriera musicale per concentrarsi sulla scrittura e per pubblicare due libri biografici, New York Dolls nel 1981 e James Dean Is Not Dead nel 1983. Un terzo libro sul cinema (Exit Smiling), in realtà scritto nel 1980 su oscuri B-movies, fu inizialmente rifiutato dall'editore ed è poi rimasto inedito fino alla pubblicazione avvenuta nel 1998.

1982-1987: gli Smiths

Nel 1982 Morrissey e il chitarrista Johnny Marr formano gli Smiths. L'incontro tra i due era avvenuto grazie a una conoscenza comune: "Ho aperto la porta, un giorno, e lui era lì", ricorda Morrissey: "Sembra davvero una fantasia, ma è esattamente come è successo. Poi mi disse: "Ti piacerebbe scrivere, e formare un gruppo?". È stato tutto molto strano per me perché avevo provato a formare una band per tanto tempo e proprio in quel periodo in cui lui è venuto da me, io avevo deciso che non avrei più provato. E poi tutto è successo."

Per Marr "fu un come un colpo di fulmine, per il fatto che eravamo così in sintonia e perché le influenze (musicali, ndr) che avevamo singolarmente erano tutte così oscure". Nell'autunno del 1982 viene reclutato il batterista Mike Joyce, già membro della punk band The Hoax and Victim, e il bassista Andy Rourke, amico d'infanzia di Johnny Marr e, con questa formazione, gli Smiths iniziano a esibirsi nei club di Manchester. Proprio dopo uno di questi live la Rough Trade li convince a firmare il loro primo contratto discografico e a pubblicare il loro singolo di debutto, Hand in Glove.

I testi di Morrissey sono, sin dall'inizio, il marchio di fabbrica del gruppo, caratterizzati da un'ironica disperazione e da continui riferimenti alla società contemporanea che facevano da contraltare alle composizioni musicali, elaborate ma al tempo stesso melodiche, di Marr.

Nel febbraio del 1984 la band pubblica il primo album, intitolato The Smiths, che raggiunge la seconda posizione nella classifica inglese e precede l'uscita di Hatful of Hollow, raccolta di singoli, b-side e brani provenienti dalle session per BBC Radio 1, registrate durante gli show radiofonici di John Peel e David Jensen. La band riscuote un successo sempre più crescente, prima in Inghilterra e poi a livello internazionale, diventando addirittura band di culto negli Stati Uniti d'America, dove le emittenti radiofoniche dei college suonano sempre più frequentemente i loro singoli.

All'inizio del 1985 gli Smiths pubblicano il loro secondo album, Meat Is Murder, che vede la band prendere posizioni politiche ancor più radicali rispetto al lavoro precedente, con la campagna pro-vegetariana annunciata dalla stessa title-track. Commercialmente il disco si rivela un successo e raggiunge la prima posizione nella classifica inglese. Lo stesso anno il gruppo intraprende un lungo tour durante il quale trovano il tempo di registrare un altro album in studio, The Queen Is Dead, che esce nel giugno 1986 poco dopo il singolo Bigmouth Strikes Again, ed è considerato ancora oggi una delle pietre miliari del suo genere e spesso incluso in molte classifiche dei migliori album di sempre[13].

Nei primi mesi del 1987 esce una seconda compilation, The World Won't Listen, che raggiunge il numero due nelle classifiche, seguita da Strangeways, Here We Come, quarto e ultimo album in studio del gruppo, pubblicato nel mese di settembre a band oramai divisa.

Gli Smiths si sciolgono ufficialmente nel 1987, quando le divergenze d'opinione tra gli amici/nemici, Morrissey e Johnny Marr, rispetto alla direzione artistico-musicale del gruppo diventano inconciliabili. Marr, ormai esausto della venerazione di Morrissey per il pop anni sessanta, non avrebbe più voluto suonare alcuna cover degli artisti del periodo, preferendo sperimentare una più vasta gamma di stili musicali, mentre Morrissey diviene sempre più intransigente riguardo alle tante collaborazioni e ai troppi progetti paralleli del chitarrista con altre band, oltre che dalla politica attuata nei confronti della propria etichetta discografica.

1988-1999: la carriera solista

Nel marzo del 1988, dopo solo sei mesi dall'ultimo lavoro degli Smiths, esce Viva Hate, il primo album solista di Morrissey. Il disco, che nasce da una collaborazione col produttore Stephen Street, con Vini Reilly dei Durutti Column e col batterista Andrew Paresi, non si distacca molto rispetto alla precedente produzione del cantante, anche se le chitarre di Reilly donano atmosfere più abrasive al lavoro rispetto a quelle di Marr. Viva Hate raggiunge la posizione numero uno nella UK Albums Chart poco dopo la pubblicazione, anche grazie ai singoli Suedehead e Everyday Is Like Sunday[14].

Nel 1990 viene pubblicato Bona Drag, una raccolta che include alcuni singoli, brani inediti quali November Spawned a Monster e Ouija Board, Ouija Board e alcune b-side. Per il dopo Viva Hate il cantante si affida a Mark Nevin, che compone le musiche, e a Clive Langer che cura la produzione.

Nel marzo 1992 esce Kill Uncle che raggiunge la posizione numero otto nelle classifiche del Regno Unito, seguito da altri due singoli estratti dall'album, Our Frank e Sing Your Life[14].

La band del tour di Kill Uncle viene reclutata anche per le registrazioni del successivo Your Arsenal, uscito nel 1992 e prodotto da Mick Ronson, ex chitarrista di David Bowie. Il lavoro di composizione venne diviso tra il chitarrista Alain Whyte, che da sempre ha un ruolo fondamentale nell'entourage di Morrissey, e Mark Nevin. L'album raggiunge la posizione numero quattro della classifica del Regno Unito e due dei tre singoli, We Hate It When Our Friends Become Successful e You're the One for Me, Fatty entrano nella Top 20[14].

Il 1994 vede la tragica morte di tre persone a lui vicine: Mick Ronson, Tim Broad e Nigel Thomas. Il dolore per queste perdite viene canalizzato nella scrittura del suo nuovo album, Vauxhall and I, che raggiunge la prima posizione delle classifiche britanniche[14], e di The More You Ignore Me, the Closer I Get, che raggiunge il numero 8 della UK Singles Chart e il numero 46 in quella statunitense[14].

Del 1994 è anche la collaborazione con Siouxsie dei Siouxsie & the Banshees per il singolo Interlude. Dopo il successo di Vauxhall, Morrissey inizia a lavorare al successivo Southpaw Grammar, che viene pubblicato nel mese di agosto del 1995 e raggiunge il numero quattro delle classifiche del Regno Unito[14].

Nel frattempo Morrissey si è trasferito da Dublino a Los Angeles, in parte anche per sfuggire alle attenzioni della stampa musicale britannica. A Los Angeles Morrissey entra in contatto con la comunità latino-americana, rompendo definitivamente i ponti con la Gran Bretagna e ricominciando la sua vita da zero in California.

Il 1996 è l'anno della controversia sui diritti d'autore avviata dal batterista Mike Joyce, che porta in tribunale gli ex sodali Morrissey e Johnny Marr[15] sostenendo di non aver mai accettato la quota del dieci per cento sulle royalties dei profitti derivanti dai dischi e dai live. Per questo Mike Joyce si vede riconosciuto il diritto a portare la sua quota al venticinque per cento e a ricevere 1 milione di sterline come risarcimento sui mancati guadagni arretrati[16]

L'anno successivo Morrissey esprimerà la sua amarezza per la sentenza nel brano Sorrow Will Come in the End, preceduto da un altro singolo, Alma Matters, e i due brani precedono l'uscita dell'album Maladjusted, salutato da alcuni come un ritorno alla forma-canzone, ma che è una delusione commerciale e di critica. Dopo questo lavoro inizia un lungo periodo di silenzio discografico che porterà Morrissey a non pubblicare album in studio per sette anni.

2000-2010: la resurrezione

Nel 2002, pur non avendo alcun contratto discografico, Morrissey intraprende un tour che dura tutto l'anno, con date negli Stati Uniti, Europa, Australia e Giappone, suonando una scaletta che comprende sia brani degli Smiths che composizioni recenti, che andranno a formare il nuovo album in studio. In questo periodo 'emittente televisiva inglese Channel 4 filma del materiale che finirà in The Importance of Being Morrissey, un documentario andato in onda nel 2003[17].

Il 20 maggio del 2003 Morrissey annuncia di aver concluso un accordo con la Sanctuary Records che, per l'occasione, decide di riattivare la sussidiaria Attack, storica etichetta reggae della leggendaria famiglia Trojan Records che, tra il 1969 e il 1980, aveva in catalogo artisti come The Pioneers, Gregory Isaacs o The Upsetters. L'accordo segna l'inizio di una nuova fase della sua carriera solista, offrendogli la possibilità di registrare nuovo materiale e mettere fine a un silenzio discografico durato ben sette anni[18].

Nel 2004 Morrissey torna finalmente alla ribalta della scena musicale con la pubblicazione del settimo album in studio, intitolato You Are the Quarry, che esce il 17 maggio in Europa e negli Stati Uniti. "È stato molto frustrante", rivela Morrissey alla rivista "Spitz" parlando della sua lunga assenza, "ma credo assolutamente nel destino e sapevo che sarebbe finita."

I critici e i fan accolgono calorosamente il nuovo album, definendolo un ritorno alla miglior forma del cantante. Descritto (anche dal chitarrista Alain Whyte) come un mix tra i precedenti Your Arsenal e Vauxhall and I l'album riceve ottime recensioni e il primo singolo, Irish Blood, English Heart, esce il 10 maggio raggiungendo il numero tre delle classifiche britanniche, il miglior successo discografico ottenuto da Morrissey nella sua carriera[14]. Anche il successivo singolo, You Have Killed Me, raggiunge il numero tre della chart durante la prima settimana di vendite[14]. You Are the Quarry venderà oltre un milione di copie, ed è in assoluto il più grande successo di Morrissey.

Il 4 aprile del 2006 pubblica il suo ottavo album in studio, Ringleader of the Tormentors, che debutta al numero uno nelle classifiche britanniche[14]. La copertina del CD allude al logo della Deutsche Grammophon e ritrae Morrissey vestito da violinista. Il disco viene registrato a Roma, dove il cantante ha abitato per lungo tempo, ed è prodotto da Tony Visconti[19].

Il successivo tour internazionale del 2006 vede l'esecuzione di oltre 24 concerti nel Regno Unito ed è culminato con tre date, in tre domeniche consecutive, al London Palladium. Poco prima dell'uscita dell'album, Morrissey è stato fotografato a Roma da Bryan Adams per la copertina del periodico Zoo Magazine.

Nei primi mesi del 2007 Morrissey lascia la Sanctuary Records e intraprende un lungo tour (dal 1 febbraio 2007 al 29 luglio 2008) di 106 concerti, oltre a 11 date cancellate - di cui sei consecutive alla Roundhouse di Londra a causa di problemi alla gola. Nel dicembre 2007 firma un nuovo contratto con la Decca Records[20] e pubblica un nuovo Greatest Hits[21], preceduto dal singolo inedito I'm Throwing My Arms Around Paris che raggiunge il numero 14 nelle classifiche britanniche[14]. Il secondo singolo estratto dall'album, All You Need Is Me, viene pubblicato nel mese di marzo.

Il 9 gennaio 2007 la BBC conferma di essere in trattativa con Morrissey per la composizione di un brano per l'Eurovision Song Contest. Secondo un portavoce della BBC, nel caso del raggiungimento dell'accordo, Morrissey avrebbe scritto il brano per un altro artista, anziché presentarlo egli stesso[22]. Il 23 febbraio 2007 la BBC dichiara che Morrissey non avrebbe partecipato al festival[23][24].

Nel febbraio 2009, a seguito di voci sempre più insistenti su una imminente riunione degli Smiths, Morrissey si vede nuovamente costretto a negare l'eventualità. In un'intervista a BBC Radio 2 dichiara che "la gente mi chiede sempre di reunion, e non riesco a immaginare il perché. Il passato sembra un luogo lontano, e ne sono contento."[25]

Dopo aver iniziato a registrare con Tony Visconti, Morrissey preferisce tornare in studio con Jerry Finn - il produttore di You Are the Quarry - per lavorare al nuovo album. Years of Refusal viene pubblicato in tutto il mondo il 16 febbraio 2009, e raggiunge il terzo posto delle classifiche britanniche[14][26] e l'undicesimo nella classifica Billboard 200[27] negli Stati Uniti. I'm Throwing My Arms Around Paris e Something Is Squeezing My Skull sono i singoli estratti dal disco e per tutto il 2009 Morrissey è in tour per promuovere l'album negli Stati Uniti, in Irlanda, Scozia, Inghilterra e, per la prima volta nella sua carriera, in Russia[28].

Nell'aprile del 2009 vengono pubblicate nel Regno Unito e negli Stati Uniti le edizioni rimasterizzate di Southpaw Grammar[29] e di Maladjusted[30], seguite dalla raccolta di b-sides Swords[31].

A Swindon, nella seconda data del successivo tour inglese, Morrissey cade a terra per difficoltà respiratorie al termine della canzone di apertura del suo set[32], This Charming Man, e viene poi dimesso dall'ospedale il giorno successivo[33].

L'8 novembre, poco dopo l'inizio dell'esibizione allEcho Arena di Liverpool, il cantante viene colpito alla testa da una bottiglia di plastica lanciata dal pubblico. Il concerto viene quindi interrotto solo dopo cinque minuti e non verrà più ripreso[34].

Nell'ottobre del 2010, a venti anni dalla sua uscita, viene ristampata la raccolta Bona Drag con l'aggiunta di sei tracce inedite.

2011: il futuro

Nel febbraio 2011 la EMI annuncia una nuova raccolta del cantante, The Very Best of Morrissey, che viene pubblicata nell'aprile dello stesso anno. Nel comunicato stampa è riportato che sia la tracklist che l'artwork della copertina sarebbero stati scelti da Morrissey e che il singolo promozionale Glamorous Glue sarebbe stato ristampato e pubblicato nella stessa settimana, con l'aggiunta di due canzoni inedite[35].

Il 20 aprile Morrissey, nel corso di un'intervista radiofonica per BBC Radio 4, dichiara di aver completato la sua autobiografia di 660 pagine, e l'intenzione di proporla per la pubblicazione[36].

Il 14 giugno, durante lo show radiofonico di Janice Lunga su BBC Radio 2, vengono presentati in anteprima tre nuovi pezzi di Morrissey, Action Is My Middle Name, The Kid's a Looker e People Are The Same Everywhere[37].

Tra giugno e agosto del 2011 Morrissey è in tour nel Regno Unito[38] e nel resto d'Europa, suonando in festival tra cui Glastonbury, Hop Farm, Hultsfred in Svezia e Lokerse Feesten in Belgio[39]. La tournée prosegue poi in Messico e negli Stati Uniti, dove il cantante si esibisce per venti date dal 14 novembre al 18 dicembre.

Il 21 dicembre 2011, in un messaggio pubblicato sul sito True-to-you.net, il cantante dichiara di essere titubante per l'uscita di un nuovo lavoro, vista la difficoltà riscontrata nel trovare un'etichetta discografica: "Non mi aspetto di vivere abbastanza a lungo per trovare un'offerta da un'etichetta. Questo argomento non suonerebbe poi così banale se non l'avessi già citato 47 volte. Prometto di non parlarne più."[40]

Il 2 aprile 2012 la EMI, attraverso la consociata "Liberty", pubblica nel Regno Unito un'edizione speciale (in CD, LP in vinile e download digitale, con un'introduzione scritta da Chrissie Hynde e con foto inedite) dell'album di debutto da solista, Viva Hate, uscito nel 1988. Oltre alla rimasterizzazione delle tracce originali a cura del produttore Stephen Street, la tracklist dell'album presenta anche il brano Treat Me Like A Human Being, outtake tratto dalle sessioni di registrazione dell'ottobre '87 e finora pubblicato solo come lato B del singolo Glamorous Glue nell'aprile 2011. La canzone, che inizialmente doveva far parte dell'album originale, fu poi estromessa per far posto a materiale giudicato più interessante. Il titolo è ispirato a una delle canzoni preferite dal cantante (Human Being dei New York Dolls), già reinterpretata in una riuscita cover[41].

Dopo l'uscita dell'album, il 21 aprile, la EMI ha pubblicato un'edizione limitata (10" picture disc) del singolo di debutto Suedehead in una versione remixata dal duo Ron e Russell Mael. Il singolo è completato da due inediti dal vivo: We'll Let You Know e Now My Heart Is Full, entrambi registrati al Royal Theatre di Londra nel febbraio del 1995[42].

Per quasi tutto il 2012 Morrissey è impegnato in un lungo tour che, iniziato in Cile, continua in Argentina, Brasile, Perù, Colombia, Giappone, Corea, Singapore, Indonesia, Filippine e Stati Uniti.

"A Jakarta e a Manila ci sembrava di riempire tutta la città con la fede e siamo stati accolti con ammirazione entusiastica in tutto il mondo. Non ho mai incontrato in vita mia una folla come quella di Jakarta, che ha cantato ogni canzone così forte che le loro voci entravano in tutti i microfoni sul palco e deformavano il suono in un folle muggito d'amore. Più tardi, nel backstage, eravamo storditi dalla gioia che Jakarta ci aveva dato. Mi sono innamorato di nuovo del Giappone. Mi ha colpito come un fulmine, una civiltà differente da qualsiasi altra sulla terra. L'America non potrebbe mai raggiungerla e l'Inghilterra non sarebbe neanche in gara. In confronto, l'Inghilterra è un paese di condanne, mentre l'America è un paese di esclusioni, con l'evidente disuguaglianza che ne comporta. Il Giappone ha la cultura più finemente acuta che io abbia mai conosciuto e sono entusiasta di assistere alla nascita di opzioni vegetariane su tutti i menu dei ristoranti."
(True-to-you del 2 giugno 2012[43])

Il tour del 2012 ha toccato anche l'Italia con cinque concerti, a Roma il 7 luglio (Auditorium Parco della Musica), a Genova l'8 luglio (Arena Del Mare Goa Boa), a Milano il 10 luglio (Teatro degli Arcimboldi), a Firenze l'11 luglio (Nuovo Teatro Dell'Opera) e infine a Grado il 13 luglio. Nella scaletta delle date italiane, oltre a diversi brani degli Smiths (Still Ill, How Soon Is Now?, Meat Is Murder, I Know It's Over, Last Night I Dreamt That Somebody Loved Me, Shoplifters Of The World Unite) e alla cover di To Give (The Reason I Live) di Frankie Valli, erano presenti anche gli inediti People Are The Same Everywhere, Action Is My Middle Name e Scandinavia.

A inizio di giugno del2012 il batterista Matt Walker decide in maniera improvvisa di lasciare il gruppo[44] che accompagna Morrissey durante i concerti e che, dall'ottobre del 2009, comprende Jesse Tobias alla chitarra, Solomon Walker al basso, Gustavo Manzur alle tastiere e alla tromba e il fedelissimo Boz Boorer alla chitarra e al clarinetto. A confermare l'avvenuta dipartita è lo stesso Morrissey con una lettera ai fan pubblicata sul sito True-to-you.net

"La nostra truppa ha perso il batterista Matt Walker, che era ansioso di portare il suo mandato a termine. Non ci sono state contrattazioni che potevano persuaderlo a rimanere, e il suo interesse ha esalato il suo ultimo respiro a Stockton. Dietro i tamburi, Matt, era un levriero scatenato e il suo gran lavoro su Years of Refusal (il disco, ndr) per sempre parlerà per lui. La sua dipartita è triste, ma non aveva voglia di continuare, e un ramo cade."
(True-to-you del 2 giugno 2012[43])

Alla fine di gennaio del 2013, mentre è a Detroit per una data del lungo tour americano, Morrissey subisce un ricovero presso il William Beaumont Hospital di Royal Oak, nel Michigan. Il cantante è quindi costretto a rinviare alcune date per potersi curare quella che sembra essere un'infezione alla vescica[45].

L'8 aprile del 2013 la EMI pubblica in versione rimasterizzata il secondo album solista del cantante, Kill Uncle uscito nel 1991. La nuova tracklist comprende i brani Pashernate Love, East West (cover degli Herman's Hermits già edita come b-side del 12" Ouija Board, Ouija Board) e una nuova versione di There's A Place In Hell For Me And My Friends, registrata live in studio. Contemporaneamente, lo stesso giorno, viene pubblicata na ristampa del singolo The Last of the Famous International Playboys, con l'aggiunta di tre b-side provenienti da recenti sessioni radiofoniche, durante lo show di Janice Lunga, a BBC Radio 2: Action Is My Middle Name, People Are The Same Everywhere e The Kid's A Looker[46].

Per celebrare i venticinque anni di carriera solista, il 29 agosto 2013, è stato distribuito nelle sale cinematografiche Morrissey 25: Live, un film-concerto registrato il 2 marzo dello stesso anno presso la Hollywood High School di Los Angeles davanti a 1800 spettatori. Dal film sarà ricavato anche un DVD, pubblicato da Eagle Pictures il prossimo 21 ottobre, il primo ufficiale a nove anni dallultimo Who Put the M in Manchester?.[47]

Il 17 ottobre è stata pubblicata, in Europa (ed il 3 dicembre in America), nella collana dei classici della casa editrice Penguin, lautobiografia di Morrissey intitolata semplicemente Autobiography.[48][49]Già nei giorni seguenti alla sua uscita, il libro è entrato nella classifica britannica delle vendite al numero uno, rimanendo nella stessa posizione per diverse settimane.

La stessa immagine riprodotta sulla copertina dell'autobiografia del cantante, è stata successivamente utilizzata, il 21 novembre, dalla PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), l'associazione inglese che difende in tutto il mondo i diritti degli animali, in una delle stampe della collezione di francobolli lanciata dalla medesima organizzazione, che ritrae volti di celebrità, attuali e del passato, dalla dichiarata anima vegetariana e animalista.[50]

Il 2 dicembre 2013, la Parlophone pubblicherà, in versione download digitale, il brano Satellite of Love, cover dell'omonima canzone scritta da Lou Reed. Registrata da Morrissey dal vivo, durante il concerto al Chelsea Ballroom Cosmopolitan di Las Vegas, il 25 novembre 2011, il brano verrà successivamente reso disponibile, nel mese di gennaio 2014, anche in vinile 12 e 7 pollici, assieme ad altri brani live.[51]

Il pensiero

L'industria discografica

Artista che gode fama di non essere interessato né ai compromessi né ai principi di marketing seguiti dall'industria discografica, Morrissey ha a lungo subito le conseguenze dell'aver operato come outsider nei confronti dell'industria discografica e, tra il 1999 e il 2003, non è riuscito ad esempio a trovare alcun contratto discografico che soddisfacesse le sue richieste o che comunque volesse pubblicare i suoi lavori.

"La maggior parte delle etichette preferiscono far firmare nuovi artisti, in modo che l'etichetta da sola sia vista come l'unica responsabile dell'ascesa dell'artista stesso. Non si corrono più rischi con la musica. Nessuna canzone che affronti aspetti sociali, nessun individualismo. Questo perché si ritiene che ognuno sia immediatamente sostituibile."
(The Guardian del 28 giugno 2011[52])

Il cantante è stato, nel corso della sua carriera, duramente critico anche nei confronti di alcuni colleghi come Madonna, David Bowie, George Michael e Robert Smith (cantante del gruppo The Cure) che ha poi risposto alle critiche dichiarando: "Se Morrissey è vegetariano, allora io mangio carne solo perché odio Morrissey."[53]

Nel 1994 Morrissey è stato attaccato da Nicky Wire, bassista e paroliere dei Manic Street Preachers che, rispondendo a un suo commento sul diritto alla libertà di parola per il British National Party, si è riferito a Morrissey come a un "vecchio triste e inacidito che farebbe qualsiasi cosa per ottenere attenzione dalla stampa e a cui semplicemente piace irritare le persone." Richey James Edwards, co-paroliere dei Manics, ha aggiunto che Morrissey era evidentemente spaventato dalle sue stesse dichiarazioni, in quanto non era pronto a discuterle con alcuno e non era in grado di addurre argomentazioni logiche a sostegno dei suoi commenti.[54]

La politica

"Io non mi considero un politico, anche se a cantare o scrivere sono atti politici, o roba del genere. La riprova del vostro pensiero politico, di solito, è nel vostro comportamento. Penso di essere contro la barbarie, questo è tutto. Gente come Blair e Bush hanno dimostrato che per avere successo in politica bisogna essere crudeli e moralmente corrotti. Non vedo nessuna differenza tra Blair o Bush e Saddam Hussein, sono tutti dittatori egoisti. Forse l'unica differenza è che Blair e Bush lo fanno con un sorriso. Omicidio e sorriso...come diceva Shakespeare. Le persone buone non hanno successo in politica, è impossibile. Penso anche che molte persone abbiano perso la fede e la fiducia nella politica stessa, e questo perché la maggior parte dei leader politici dimostrano di essere sprezzanti nei confronti delle persone che li eleggono. Quando Bush decise che avrebbe compiuto una visita di stato in Inghilterra, Blair descrisse i manifestanti anti-Bush come queste persone anche se queste persone erano in realtà la gente comune d'Inghilterra, che probabilmente aveva votato Blair al governo. Ma, Blair era pronto ad attaccare il suo popolo al fine di evitare di turbare Bush. Questo è ciò che accade in paesi non democratici."
(True-to-you del 4 gennaio 2006[55])

Anche se in questa intervista Morrissey non considera sé stesso un politico, nel senso stretto del termine, non si può non riconoscergli un'ampia visione del mondo che va ben al di là dei propri testi e della propria musica. Il suo punto di vista mai neutro riflette una schiettezza di fondo nel colpire, nel corso degli anni, bersagli ben mirati, nelle sue frequenti esternazioni e interviste. Vittime ricorrenti quali, tra gli altri, la Famiglia Reale Britannica, l'ex primo ministro britannico Margaret Thatcher, i due principali partiti politici del Regno Unito (Partito Laburista e il Partito Tory) e l'ex-Presidente degli Stati Uniti d'America, George W. Bush.

In un'intervista del 1984, parlando dell'allora primo ministro inglese Margaret Thatcher, dichiarava: "È una sola persona, e può essere distrutta. Questa è l'unica soluzione per il nostro paese, adesso." Viva Hate, il suo primo album solista, conteneva un brano intitolato proprio Margaret on the Guillotine (Margaret sulla ghigliottina). In risposta a tutto ciò, la polizia britannica, perquisì la casa del cantante e aprì un'indagine a suo carico. Sembra tuttavia che gli agenti di polizia incaricati di compiere la perquisizione fossero imbarazzati dall'assurdità della situazione e che alcuni di loro abbiano addirittura chiesto l'autografo al cantante.[56] L'8 aprile 2013, a seguito della morte della Thatcher, con una lettera aperta pubblicata dal sito web di informazione The Daily Beast, Morrissey ha nuovamente ribadito la sua posizione nei confronti dell'ex primo ministro britannico:

"La Thatcher è ricordata come la Lady di Ferro solo perché aveva tratti assolutamente negativi, come la testardaggine insistente e un forte rifiuto ad ascoltare il prossimo. Ogni decisione che prendeva era carica di negatività; ha distrutto lindustria manifatturiera inglese, odiava i minatori, odiava le arti, odiava gli Irish Freedom Fighters e lasciò che morissero, odiava gli inglesi poveri e non fece nulla per aiutarli, odiava Greenpeace e gli ambientalisti, fu lunica leader politica a opporsi al divieto di commerciare lavorio, non aveva senso dell'umorismo, non provava affetto e addirittura il suo stesso consiglio dei ministri la mandò via. Diede lordine di affondare la Belgrano anche se era al di fuori della zona di esclusione delle Malvinas e si stava allontanando dalle isole. Quando i giovani ragazzi argentini a bordo della Belgrano subirono una morte atroce e ingiusta, la Thatcher mostrò il pollice allinsù alla stampa inglese. Di ferro? No. Barbara? Sì. Odiava le femministe anche se fu ampiamente merito del progredire del movimento che il popolo inglese accettò una donna come primo ministro. Ma a causa della Thatcher non ci sarà mai unaltra donna al potere nella politica britannica, e invece di aprire quella porta per altre donne, lha chiusa del tutto. La Thatcher sarà ricordata con affetto solo da persone sentimentali che non hanno sofferto sotto il suo governo, ma la maggioranza della classe lavoratrice inglese lha già dimenticata, e il popolo argentino festeggerà la sua morte. A dirla tutta, la Thatcher è stata spaventosa e senza un briciolo di umanità."
(The Daily Beast 8 aprile 2013[57])

Stesso disprezzo è rivolto alla Famiglia reale britannica, rispetto alla quale le pungenti invettive di Morrissey risalgono già ai tempi degli Smiths, infilate nei versi di diverse canzoni, a partire da The Queen Is Dead in poi. Nel 1985, intervistato dalla rivista Time Out, così descriveva il suo sentimento nei loro confronti della monarchia:

"In realtà io disprezzo i reali. L'ho sempre fatto. È una favola senza senso. L'idea stessa della loro esistenza, in questi giorni in cui la gente muore perché non hanno abbastanza soldi per riparare il proprio radiatore in casa, per me è immorale. Per quanto posso vedere, il denaro speso per i reali è denaro bruciato. Non ho mai incontrato nessuno che li sostenesse e, credetemi, li ho cercati. Okay, c'è qualche anziano pensionato sordo di Hartlepool che ha le immagini del principe Edoardo attaccate in bagno, ma so che c'è un mare di persone che non vedono l'ora di sbarazzarsi di loro. È una falsa devozione. Penso che sia fascista e molto, molto crudele. Per me c'è qualcosa di drammaticamente brutto in una persona che può indossare un abito da 6.000 sterline, quando allo stesso tempo ci sono persone che non possono permettersi di mangiare. Quando la Regina si mette quel vestito da 6.000 pound, l'affermazione che sta facendo alla nazione è: "Io sono la fantastica regina, e voi siete dei contadini piagnucolosi". L'idea stessa che le persone potrebbero essere interessate a fatti riguardanti questo abito è un'enorme offesa per la razza umana."
(Time Out del 7 marzo 1985[58])

Nel 2011, in un articolo scritto dallo stesso Morrissey per la rivista Hotpress in concomitanza con la visita della regina Elisabetta in Irlanda, si può notare come, a distanza di venticinque anni, le sue opinioni in proposito non sono affatto cambiate, anzi, semmai irrigidite.

"Il pieno significato della monarchia è, come la regina stessa, un mistero per molte persone. La dichiarazione più rivelatrice è venuta da Christine Jones, comandante della polizia metropolitana, quando del mese scorso ha avvertito il popolo britannico sul fatto che, se avessero esposto cartelli con scritte anti-reali, in prossimità del matrimonio (di William e Kate, ndr) questi sarebbero stati rimossi in base alla legge sull'ordine pubblico. Questo significa che ogni dissenso politico in Inghilterra è messo a tacere per proteggere i reali, che di per sé va contro ogni principio di democrazia. L'esistenza stessa della Regina e della sua ormai enorme famiglia, supportata da tutti i contribuenti britannici, che lo vogliano o no, è contro ogni concetto di democrazia, ed è contro la libertà di parola. Per un'ampia visione storica di ciò che la regina è e di come comanda, esaminate Gheddafi o Mubarak, e vedrete se è possibile individuare alcuna differenza."
(Hotpress del 16 maggio 2011[59])

Altro obbiettivo ricorrente delle sue critiche è l'America, soprattutto negli anni dell'amministrazione del Bush. Nell'ottobre 2004, il frontman, ha rilasciato una dichiarazione in cui chiedeva agli elettori americani di votare per John Kerry.

"È con tutto il mio cuore che spingo voi a votare contro George Bush. L'ideale sarebbe Jon Stewart, ma la mossa più sensata e logica è votare John Kerry. Non c'è bisogno di ripetere che Bush ha - da solo - trasformato gli Stati Uniti nel paese più nevrotico e ossessionato dal terrorismo. Per i non-americani l'America d'un tratto è diventato un posto orribile da visitare, perché la polizia di frontiera - sotto le regole di Bush - adesso si conduce con tutto il fascino e l'inopponibile indignazione delle SS di Adolf Hitler. Vi prego, restituite salute mentale e intelligenza agli Stati Uniti. Non dimenticate di votare. Votate John Kerry e liberatevi di George Bush!"
(Uncut Magazine di agosto 1998[6])

Nel 2004, durante il suo concerto al Dublin Castle di Dublino, Morrissey ha annunciato la notizia della morte dell'ex presidente americano Ronald Reagan, dichiarando poi che avrebbe preferito che a morire fosse Bush.[60]

Nel febbraio 2006 il cantante, che in quegl'anni risiedeva a Los Angeles, ha addirittura confessato di essere stato messo sotto indagine e interrogato dall'FBI e dai servizi segreti britannici (lo Special Branch) a causa delle sue esplicite critiche nei confronti degli Stati Uniti e del governo britannico, soprattutto dopo aver denunciato l'inutilità della guerra in Iraq e aver bollato l'allora presidente americano Bush come terrorista.

"Mi hanno interrogato e hanno registrato il mio interrogatorio. Stavano cercando di determinare se ero una minaccia per il governo, e allo stesso modo in Inghilterra. Ma non ci hanno messo molto tempo a capire di aver sbagliato. Io non appartengo a nessun gruppo politico, non dico nulla a meno che non mi venga chiesto direttamente e non so nemmeno dimostrare in pubblico. La mia opinione è che né l'Inghilterra né l'America siano società democratiche. Non si può davvero esternare il proprio pensiero e se lo fai sei indagato."
(Contactmusic del 23 febbraio 2006[61])

Il 24 giugno del 2011, durante la sua performance al Festival di Glastonbury, Morrissey ha criticato il primo ministro britannico David Cameron per aver tentato di fermare il divieto sull'utilizzo di animali selvatici da parte dei circhi equestri, definendo il politico inglese uno stupido cretino.[62]

Le accuse di razzismo

Morrissey è stato spesso accusato di razzismo durante gli anni ottanta e novanta, soprattutto rivolte ad alcuni versi ambigui presenti nelle canzoni Bengali in Platforms e National Front Disco, oltre che su una biografia del cantante scritta da Johnny Rogan, ove si sostiene che Morrissey, verso la fine dell'adolescenza, avrebbe dichiarato "Non odio i pakistani, ma mi dispiacciono immensamente."[63] Un'altra canzone citata (dal NME) come possibile prova del razzismo di Morrissey è Asian Rut, del 1991, nella quale si descrive l'omicidio di un uomo asiatico da parte di bianchi, anche se, in uno dei versi incriminati, it must be wrong three against one? ("dev'essere sbagliato, tre contro uno?"), Morrissey sembra essere chiaramente dalla parte della vittima asiatica.[64]

Altre critiche vennero mosse dopo la sua esibizione al concerto Madstock!, per la riunione dei Madness, tenutosi al Finsbury Park di Londra, nel 1992 in cui Morrissey sventola la Union Flag,[65] durante l'esecuzione di Glamorous Glue e utilizza una scenografia con la foto di due donne skinhead, simbologia spesso associata al nazionalismo e ai gruppi dell'estrema destra britannica. Il magazine New Musical Express ha poi recensito questa performance con un lungo e dettagliato esame delle opinioni di Morrissey sulla razza, sostenendo che il cantante "si è collocato in una posizione in cui le accuse di giocare con l'immaginario fascista e di estrema destra non possono più farci ridere, né possono essere confutate con il sarcasmo"[66].

Alcune di queste critiche risalgono anche al periodo degli Smiths. Il testo della canzone Panic, ad esempio, termina con il ritornello hang the DJ, hang the DJ, hang the DJ (impicca il dj) che, associato ad altri versi del brano (because the music that they constantly play says nothing to me about MY life "perché la musica che loro - i dj- suonano costantemente non mi dice nulla della MIA vita"), secondo il biografia Rogan fu interpretata, all'epoca, come un'antipatia nei confronti della crescente influenza del Rap e R&B sulla musica pop di quel tempo.[12] In realtà Panic era semplicemente un attacco contro BBC Radio 1 e contro le canzoni commerciali che they constantly play. La vera storia che sta dietro alla canzone, come racconta Johnny Marr tempo dopo al NME, è che Morrissey la scrisse come replica al DJ radiofonico Steve Wright che durante il suo show, subito dopo la notizia del disastro di Chernobyl data dal radiogiornale, annunciò con enfasi il nuovo singolo degli Wham!, I'm Your Man.[67]

Nel 1994, Morrissey ha fortemente respinto le accuse di razzismo, dicendo: "Se io sono razzista il Papa è femmina. Il che non è vero. Se il National Front dovesse odiare qualcuno, quel qualcuno sarei io. Sarei il primo della lista." Secondo il cantante la rabbia di estrema destra "è semplicemente rabbia che deriva dal loro essere ignorati, in quella che si suppone sia una società democratica».[68]

I critici delle accuse di razzismo notano anche il fatto che Morrissey sia coinvolto in organizzazioni come Amnesty International e il fatto che, nel 2004, sia stato uno dei fondatori del gruppo Unite Against Fascism.

Nel 1999 Morrissey commentò l'ascesa al potere del politico di estrema destra Jörg Haider, dicendo «Questo è triste. A volte credo che non viviamo in un mondo intelligente.»[69] Nel 2004 ha firmato la dichiarazione esplicitamente antifascista Unite Against Fascism.[70]

I diritti degli animali

"Essere vegetariani è un gesto politico e quindi non può non influenzare la nostra vita. Diventando vegetariani si rifiuta uno stile di vita dominante. I vegetariani sono anche spesso antipatici in quanto provocano così tante persone a fare ciò che vorrebbero non fare: pensare. Inoltre, per loro stessa natura, mettono in guardia i carnivori, dicendo loro cosa è sbagliato, e a nessuno piace sentirsi dire questo. In generale, io non riesco a sedermi a qualsiasi tavolo dove viene servita carne, a meno che, naturalmente, non si tratti di carne umana."
(True-to-you del 20 novembre 2005[71])

Morrissey è vegetariano[72] sin dall'età di undici anni e, nel corso della sua carriera, si è sempre esposto in prima persona portando avanti battaglie mediatiche contro l'uso improprio degli animali. Come accadde nel 2006, quando ha aspramente criticato i due celebri chef televisivi britannici, Jamie Oliver e Clarissa Dickson-Wright, rei di promuovere il consumo di carne. Per tutta risposta, la Dickson-Wright ha dichiarato che "Morrissey incoraggia la gente a commettere atti di violenza, e io sono consapevole che potrebbe succedermi qualcosa." David Cameron, leader del Partito Conservatore Britannico (oltre che fan di Morrissey) ha criticato questi suoi attacchi dichiarando che il cantante dovrebbe essere indagato per istigazione alla violenza.[73]

"Nessuno può elaborare un buon argomento per giustificare il fatto di mangiare animali, nessuno. Le persone come una sorta di scherzo dicono "Beh, ma è saporito". Ma è saporito solo dopo che lo hai guarnito con sale e pepe e lo hai cotto, o hai aggiunto altre 300 cose per mascherare il suo vero sapore. Se fai lo stesso con una sedia o un tessuto, probabilmente avrai un sapore migliore."
(Peta.com del 20 novembre 2005[74])

È anche un acceso sostenitore, da sempre, dei diritti degli animali ("Se tu ami gli animali, ovviamente non ha senso far qualcosa per colpirli.")[75] e infatti, non a caso, il secondo album della sua ex band The Smiths, del 1985, si intitolava proprio Meat Is Murder (la carne è un omicidio). Per questo suo attivismo, il 10 settembre 2005, l'associazione People for the Ethical Treatment of Animals (PETA), in riconoscimento del suo appoggio, nel corso del gala per il venticinquesimo anniversario della sua fondazione, gli ha conferito il Linda McCartney Memorial Award, con la motivazione di aver "aperto gli occhi di milioni di persone sull'importanza di una vita compassionevole." Morrissey, che proprio in quei giorni era impegnato nella registrazione dell'album Ringleader of the Tormentors, non ha potuto accettare il premio di persona e ha inviato agli organizzatori un video di ringraziamento.[76]

Nonostante ciò, in passato, Morrissey ha indossato abiti in pelle, dichiarando nel 1986 che "semplicemente non esiste alcuna alternativa sensata alle scarpe di cuoio. Trovo difficile comportarsi eticamente riguardo alla scelta delle scarpe e sembra impossibile evitare il cuoio. Si è in trappola, alla fine." Intervistato sullo stesso argomento, nel 2006, dalla rivista SPIN, ha però precisato di indossare scarpe in ecopelle.

Nel gennaio 2006, il cantante ha suscitato diverse polemiche dopo aver dichiarato di comprendere certe motivazioni rispetto alle tattiche terroriste utilizzate dall'Animal Rights Militia:

"Capisco perché gli allevatori di animali da pelliccia e i cosiddetti scienziati da laboratorio siano ripagati con la violenza, perché loro hanno a che fare con la violenza, ed è l'unico linguaggio che siano in grado di comprendere."
(True-to-you del 20 novembre 2005[71])

Il 27 marzo 2006 Morrissey ha rilasciato una dichiarazione nella quale rendeva noto che non avrebbe tenuto alcun concerto in Canada, durante il suo tour mondiale, e che appoggiava il boicottaggio di tutti i prodotti canadesi per protestare contro la caccia alle foche, da lui descritta come "un barbaro e crudele macello".[77]

Nel 2009 ha abbandonato il palco del Coachella Festival, in California, a causa dell'odore di carne cotta nell'aria, per poi tornare più tardi in scena per finire il suo set.[78]

Il 4 agosto del 2011, giorno della sua esibizione al Lokerse Feesten in Belgio, ha convinto gli organizzatori a rendere lintera manifestazione vegetariana per un giorno, firmando un accordo con la condizione che, il giorno della sua esibizione, il festival sarebbe stato senza carne, vietando ogni tipo di vendita della stessa nelle varie bancarelle di prodotti alimentari poste allinterno dellarea del festival[79].

Nel settembre 2010 ha acceso una polemica pubblica descrivendo il popolo cinese come una "sottospecie" a causa del loro trattamento degli animali.

"Avete visto sulle news il loro trattamento degli animali e di come ne hanno cura? Assolutamente orribile. Non si può fare a meno di dire che i cinesi sono una sottospecie. Se qualcuno ha visto il filmato orribile e inguardabile del gatto cinese e del commercio dei cani (animali scuoiati vivi) poi non potrebbe argomentare a favore della Cina come nazione normale. Non ci sono leggi sulla protezione degli animali e ciò comporta l'abuso peggiore di crudeltà nei confronti degli stessi di tutto il pianeta. È indifendibile."
(The Guardian del 3 settembre 2010[80])

Durante un concerto a Varsavia, tenutosi il 24 luglio del 2011, prima di eseguire Meat Is Murder ha espresso ancora una volta il suo risentimento verso la politica dei fast food come McDonald comparandola all'attentato del 22 luglio in Norvegia, avvenuto a Oslo solo due giorni prima.

"Noi tutti viviamo in un mondo criminale, come gli eventi in Norvegia hanno dimostrato, con 97 morti. Anche se questo è niente in confronto a quanto accade nei McDonald e nei Kentucky Fried Shit ogni giorno."
(New Musical Express del 28 luglio 2011[81])

Il 28 dicembre 2011, l'organizzazione inglese per i diritti degli animali People for the Ethical Treatment of Animals ha eletto Morrissey Person of the Year 2011 "per aver contribuito a rendere il mondo un luogo più gentile per gli animali", attraverso la sua promozione dei diritti degli animali e del vegetarianesimo.[82]

La sessualità

"Uno dei miei incontri fisici è stato con un uomo, circa 10 anni fa. È stato solo un brevissimo momento assurdo e divertente. Non era amore, non l'ho mai sperimentato. Ho dormito anche con delle donne. Mi sento completamente aperto e se un domani incontrassi qualcuno, maschio o femmina che sia e ci amassimo, lo proclamarei apertamente. Penso che le persone debbano essere amate indipendentemente dal loro sesso e dalla loro età. Io sono aperto a tutto e accetto che la mia esperienza sia diversa da quella della maggior parte degli uomini. Ma mi sento abbastanza normale, non mi sento uno particolare. Il mio mondo è più grande. Non ho mai vissuto in una piccola città con una piccola morale. Non voglio prendere droghe e non voglio partecipare ad attività come il sesso di gruppo. In realtà sono ragionevolmente prudente, una persona noiosa."
(The Observer del dicembre 1992[83])

La sessualità di Morrissey è da sempre oggetto di dibattito pubblico[84], alimentato dalle molte dichiarazioni contrastanti e mai chiarificatrici del cantante, nelle quali non ha mai esplicitamente dichiarato il suo orientamento sessuale.

"Vorrei liberare il mondo dagli stereotipi sessuali. Una sorta di profeta del quarto sesso. Il "terzo sesso" è stato provato, ma ha fallito. Io voglio qualcosa di diverso. Mi annoio sia con le donne che con gli uomini. I sessi sono stati troppo facilmente definiti. Le persone sono così rigidamente chiuse in queste due piccole categorie. Io non conosco nessuno che è assolutamente, esclusivamente eterosessuale. Questo limita il potenziale della gente in così tanti aspetti. Penso che dovremmo sbattere giù queste barriere."
(Rolling Stone del 7 giugno 1984[85])

Ha comunque sempre messo in chiaro che non si considera un portavoce per la popolazione gay e, nel 1984, ha dichiarato di rifiutare "di riconoscere i termini etero, bi-sessuale omo-sessuale, perché tutti hanno esattamente gli stessi bisogni sessuali. La gente è solo sessuale, il prefisso... è irrilevante."[86]

Morrissey ha comunque sempre dichiarato, agli intervistatori che gli ponevano domande riguardanti la sua sessualità, che la questione è irrilevante per la sua musica e per l'intervista stessa. In alternativa, Morrissey ha spesso risposto con arguti doppi sensi, che si prestavano a più interpretazioni, inclusi i tentativi di analizzare il significato dei suoi testi e di certe sue canzoni ambigue. I personaggi descritti nei suoi brani, comunque, non mancano di interesse verso il sesso ed è lecito affermare che la sessualità pervade molti dei testi composti dal cantante, che spesso rappresentano una persona che desidera intimità fisica e sessuale, ma i cui tentativi di esprimere la propria sessualità sono costantemente frustrati per motivi vari.[87]

Nella sua autobiografia, pubblicata nell'ottobre del 2013, Morrissey ha rivelato, in maniera esplicita, di aver avuto una relazione con un uomo chiamato Jake Owen Walters durata due anni. Pur senza addentrarsi in dettagli troppo intimi riguardo questo rapporto, il cantante ha raccontato di camere dalbero condivise e di essersi fotografato con la testa sulla nuda pancia di Jake.[88] Nel libro, Morrissey parla anche della sua mancanza di interesse verso le ragazze in adolescenza:

Discografia

Album studio

Raccolte

  • 1990 - Bona Drag (HMV/EMI)
  • 1995 - World of Morrissey (Parlophone/EMI)
  • 1997 - Suedehead: The Best of Morrissey (EMI)
  • 1998 - My Early Burglary Years (Reprise)
  • 2000 - The CD Singles '88-91' (EMI)
  • 2000 - The CD Singles '91-95' (EMI)
  • 2001 - ¡The Best of! (Rhino Records/Reprise)
  • 2008 - Greatest Hits (Decca)
  • 2009 - The HMV/Parlophone Singles '88-'95 (EMI)
  • 2009 - Swords (Polydor/Decca)
  • 2011 - The Very Best of Morrissey (Major Minor)

Opere

  • Steven Patrick Morrissey - New York Dolls (Babylon Books, 1981)
  • Steven Patrick Morrissey - James Dean Is Not Dead (Babylon Books, 1983)
  • Steven Patrick Morrissey - Exit Smiling (Babylon Books, 1998)
  • Jeff Turner, Gary Bushell - Cockney Reject (John Black, 2005) introduzione di Morrissey
  • Tony Visconti - The Autobiography (Harper Collins, 2007) introduzione di Morrissey
  • John Willians, Caron Thomas - Marc Bolan: Wilderness of the Mind (Xanadu, 1992) introduzione di Morrissey

Musicisti

A partire dal 1987, anno della separazione degli Smiths, durante la sua carriera come artista solista, Morrissey ha lavorato con numerosi musicisti che hanno contribuito a supportare il cantante sia durante tour che in studio, nei periodi di lavorazione degli album. Alcuni di loro sono stati coinvolti anche a livello compositivo (delle musiche) e accreditati come tale nelle note di copertina dei vari dischi. Quello che segue è un elenco delle formazioni, per ciascuno dei suoi album da solista:

1987-1989
Viva Hate
Bona Drag
  • Vini Reilly - chitarra
  • Stephen Street - chitarra, basso, tastiere
  • Andrew Paresi - batteria
1990-1991
Kill Uncle
  • Mark E. Nevin - chitarra
  • Mark Bedford - basso
  • Andrew Paresi - batteria
1991-1993
Your Arsenal
Beethoven Was Deaf
  • Alain Whyte - chitarra
  • Boz Boorer - chitarra
  • Gary Day - basso
  • Spencer Cobrin - batteria
1993-1994
Vauxhall and I
  • Alain Whyte - chitarra
  • Boz Boorer - chitarra
  • Jonny Bridgewood - basso
  • Woodie Taylor - batteria
1995-1997
Southpaw Grammar
Maladjusted
  • Alain Whyte - chitarra, voce
  • Boz Boorer - chitarra
  • Jonny Bridgewood - basso
  • Spencer Cobrin - batteria
2003-2004
You Are the Quarry
  • Alain Whyte - chitarra, voce
  • Boz Boorer - chitarra
  • Gary Day - basso
  • Spike T. Smith - batteria
  • Dean Butterworth - batteria
  • Roger Manning - tastiere
2004-2005
Live at Earls Court
  • Jesse Tobias - chitarra
  • Boz Boorer - chitarra, congas, clarinetto, voce
  • Gary Day - basso
  • Dean Butterworth - batteria
  • Michael Farrell - tastiere, percussioni, piano, tromba
2005-2006
Ringleader of the Tormentors
  • Alain Whyte - chitarra, voce
  • Jesse Tobias - chitarra
  • Boz Boorer - chitarra, voce
  • Gary Day - basso
  • Matt Chamberlain - batteria
  • Michael Farrell - tastiere, percussioni, voce
2007-2009
Years of Refusal
  • Alain Whyte - chitarra, voce
  • Jesse Tobias - chitarra
  • Boz Boorer - chitarra, voce
  • Solomon Walker - basso
  • Matt Walker - batteria
  • Roger Manning - tastiere
  • Michael Farrell - tastiere, chitarra

Note

  1. Top 100 Living Geniuses, 31 October 2007 su The Daily Telegraph
  2. 100 Greatest Singers of All Time su Rolling Stone
  3. From Morrissey to Tony Blair: How Ireland's children are at the heart of English culture, 21 April 2007 su The Independent
  4. King's Rd, 384 - Stretford, Manchester (UK) su Google Maps
  5. Morrissey speaks to NME, 17 April 2004 su New Musical Express
  6. 6,0 6,1 Manchester's Answer To The H-Bomb, August 1998 su Uncut Magazine
  7. The sorrow and the pity, November 1992 su Spin
  8. Oscar! Oscar! Great Britain goes Wilde for the 'fourth-gender' Smiths, 7 June 1984 su Rolling Stone
  9. Morrisseys Bookshelf: A Taste of Honey, 13 August 2010 su Platform
  10. The Pop Life: Out of the Mainstream, 17 July 1991 su The New York Times
  11. New York Doll Documentary, 27 March 2006 su Popmatters
  12. 12,0 12,1 Morrissey & Marr: The Severed Alliance - Johnny Rogan (1993). books.google.it
  13. 500 Greatest Albums of all Time su Rolling Stone
  14. 14,00 14,01 14,02 14,03 14,04 14,05 14,06 14,07 14,08 14,09 14,10 UK Chart Archive, British Singles & Album Charts. Chartstats.com
  15. Rock band drummer awarded £1m payout, 11 December 1996 su BBC News
  16. England and Wales Court of Appeal, November 1998 su Bailii.com
  17. The Importance of Being Morrissey (documentary aired on Channel 4), 8 June 2003 su Morrissey-solo.com
  18. Sanctuary News, 5 June 2003 su Morrissey-solo.com
  19. Morrissey Rocks, Revels In Rome On New Album su Billboard
  20. Morrissey switches record labels, 3 December 2007 su BBC News
  21. Morrissey Greatest Hits, 7 February 2008 su New Musical Express
  22. Morrissey in Talks for Eurovision, 9 January 2007 su BBC News
  23. No Morrissey entry for Eurovision, 23 February 2007 su BBC News
  24. No Eurovision for Morrissey, 23 February 2007 su BBC News
  25. Morrissey Scorns Smiths Rumours, 12 February 2009 su Idiomag
  26. Years Of Refusal su Chart Stats
  27. Billboard Chart 200, 25 February 2009 su Billboard
  28. Morrissey Tour Status, 9 March 2010 su Morrissey-solo.com
  29. Southpaw Grammar: Remastered version released today in the UK, 27 April 2009 su True To You
  30. Maladjusted: Remastered version released today in the UK, 27 April 2009 su True To You
  31. Swords: Album released today in the UK, 26 October 2009 su True To You
  32. Morrissey in hospital after on stage collapse, 24 October 2009 su The Guardian
  33. Morrissey out of hospital after collapsing on stage in Swindon, 25 October 2009 su The Guardian
  34. Former Smiths frontman Morrissey leaves Liverpool's Echo Arena stage, 8 November 2009 su Liverpool Echo
  35. The Very Best of Morrissey with Bonus DVD, April 2011 su True To You
  36. Morrissey talks to John Wilson, 20 April 2011 su BBC Radio 4
  37. Morrissey debuts 3 new songs on BBC, 14 June 2011 su Fake Walls
  38. UK tour dates confirmed, 8 March 2011 su True To You
  39. Morrissey to headline at Hop Farm Music Festival, 4 March 2011 su True To You
  40. Morrissey Statement, 21 December 2011 su True To You
  41. Viva Hate: Special Edition album released today in the UK, 2 April 2012 su True To You
  42. Suedehead (Mael Mix): Single released today in the UK, 21 April 2012 su True To You
  43. 43,0 43,1 Morrissey statement, 2 June 2012 su True-to-you
  44. Il batterista di Morrissey lascia la band, 4 giugno 2012 su Rolling Stone
  45. Morrissey, ricoverato in ospedale l'ex voce degli Smiths, 27 gennaio 2013 su Excite.it
  46. The Last Of The Famous International Playboys and Kill Uncle: Remastered single and album released today in the UK, 8 April 2013 su True-to-you
  47. "Il film Morrissey-25 Live ad Ottobre sarà pubblicato in DVD/Blu-Ray", Freakout Magazine.
  48. "Lautobiografia di Morrissey ha una data di uscita", Rumore Magazine.
  49. Press release: Autobiography. 3 ottobre 2013
  50. Morrissey compare su un francobollo della PETA
  51. Parlophone release. 10 novembre 2013
  52. Morrissey currently without record deal, 28 June 2011 su The Guardian
  53. Robert Smith quotes, 1997 su Morrissey-solo.com
  54. True Confessions: Nicky Wire, September 1994 su New Musical Express
  55. Morrissey questions answered, 4 January 2006 su True-to-you
  56. Margaret On The Guillotine su LASID
  57. Morrissey: Thatcher Was a Terror Without an Atom of Humanity su The Daily Beast
  58. This charming man, 7 March 1985 su Time Out
  59. The very existence of the Queen is against any notion of democracy, 16 May 2011 su Hotpress
  60. Bush should have died, not Reagan, 7 June 2004 su Manchester Evening News
  61. Morrissey Quizzed by the FBI, 23 February 2006 su Contactmusic
  62. Morrissey mocks U2 and David Cameron at Glastonbury, 24 June 2011 su New Musical Express
  63. Morrissey Compares Norway Massacre to Fast Food, 28 July 2011 su Now Public
  64. Asian Rut su Worldofmorrissey
  65. Morrissey at Madstock Festival, 8 August 1992 su YouTube
  66. Caucasian rut, 22 August 1992 su New Musical Express
  67. Exile on Mainstream, 14 February 1987 su New Musical Express
  68. Bonecrusher, May 1994 su Select
  69. Morrissey on Jörg Haider, March 2001 su Q Magazine
  70. Morrissey helps fight fascism, 28 May 2004 su New Musical Express
  71. 71,0 71,1 Morrissey questions answered, 20 November 2005 su True-to-you
  72. Why is Morrissey not vegan?, 21 April 2011 su Morrissey-solo.com
  73. David Cameron: no need to apologise for loving Morrissey, 18 February 2009 su The Daily Telegraph
  74. Morrissey Interview, 15 September 2010 su Peta
  75. Cut class, not frogs, 22 October 2002 su Salon
  76. PETA Award: Morrisseys Acceptance Speech su Peta.com
  77. Statement from Morrissey, 27 March 2006 su True To You
  78. Morrissey condemns meat eaters at Coachella Festival, 18 April 2009 su New Musical Express
  79. Morrissey makes festival go meat-free, 10 July 2011 su The Guardian
  80. Morrissey reignites racism row by calling Chinese a subspecies, 3 September 2010 su The Guardian
  81. Norway attacks are nothing compared to the actions of McD, 28 July 2011 su New Musical Express
  82. Morrissey Named PETAs Person of the Year 2011, 28 December 2011 su Peta.com
  83. Morrissey flowers again, December 1992 su The Observer
  84. Morrissey: Psico-inchiesta sullultima rockstar, 25 agosto 2009 su Nazione Indiana
  85. Oscar! Oscar! Great Britain goes Wilde for the fourth-gender Smiths, 7 June 1984 su Rolling Stone
  86. Morrissey and the Love That Dare Not Sing Its Name, May 2006 su Socialist Review
  87. Morrissey: the musical, 25 June 2005 su The Times
  88. Estratti dallautobiografia di Morrissey

Bibliografia

  • David Bret - Morrissey: Landscapes of the Mind (Carroll & Graf, 1995)
  • David Bret - Morrissey: Scandal and Passion (Anova, 2007)
  • Len Brown - Meetings with Morrissey (Omnibus, 2009)
  • Kevin Cummins - The Smiths and Beyond (Vision On, 2004)
  • Phill Gatenby - Morrissey's Manchester (Empire, 2002)
  • Simon Goddard - Mozipedia: The Encyclopedia of Morrissey and The Smiths (Ebury Press, 2009)
  • Simon Goddard - The Smiths: Songs That Saved Your Life (Reynolds & Hearn, 2006)
  • Gavin Hopps - Morrissey: The Pageant of His Bleeding Heart (Continuum, 2009)
  • Sébastien Raizer - Morrissey: Histoire d'un dandy rebelle (Camion Blanc, 1995)
  • Pat Reid - Morrissey (Absolute Press, 2004)
  • John Robertson - Morrissey: In His Own Words (Omnibus, 1992)
  • Johnny Rogan - Morrissey and Marr: The Severed Alliance (Omnibus, 1993)
  • Johnny Rogan - Morrissey (Rogan House, 2007)
  • Johnny Rogan - Morrissey: The Albums (Rogan House, 2006)
  • Marc Spitz - How Soon Is Never? (Crown, 2003)
  • Mark Simpson - Saint Morrissey: A Portrait of This Charming Man (Touchstone, 2006)
  • Jo Slee - Peepholism: Into the Art of Morrissey (Sidgwick & Jackson, 1994)
  • Linder Sterling - Morrissey Shot (Hyperion Books, 1993)
  • Paul A. Woods - Morrissey in Conversation: The Essential Interviews (Plexus, 2007)

Altri progetti

Collegamenti esterni

The Smiths
Morrissey - Johnny Marr - Andy Rourke - Mike Joyce
Craig Gannon - Dale Hibbert
Discografia
Albums: The Smiths | Meat Is Murder | The Queen Is Dead | Strangeways, Here We Come | Rank (live)
Singoli: Hand in Glove | This Charming Man | What Difference Does It Make? | Heaven Knows I'm Miserable Now | William, It Was Really Nothing | How Soon Is Now? | Shakespeare's Sister | That Joke Isn't Funny Anymore | The Boy with the Thorn in His Side | Bigmouth Strikes Again | Panic | Ask | Shoplifters of the World Unite | Sheila Take a Bow | Girlfriend in a Coma | I Started Something I Couldn't Finish | Last Night I Dreamt That Somebody Loved Me | There Is a Light That Never Goes Out
Compilation realizzate dagli Smiths: Hatful of Hollow | The World Won't Listen | Louder Than Bombs
Altre compilations: Stop Me | Best...I | ...Best II | Singles | The Very Best of The Smiths
Etichetta
Rough Trade Records
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