Rita Pavone

Rita Pavone

nata il 23.8.1945 a Torino, Piemonte, Italia

Rita Pavone

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Rita Pavone

Rita Pavone con Carmelo Pagano al "Festival delle Rose" (1966)
Nazionalità  Italia
Genere Pop
Periodo di attività
1962- 2006,
2013 -in attività
Etichetta RCA Italiana, Dischi Ricordi
Album pubblicati 16
Studio 16
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

Rita Filomena Pavone (Torino, 23 agosto 1945) è una cantante, attrice e showgirl italiana. Fu soprannominata Pel di carota per via del colore rosso della sua capigliatura.

Biografia

Gli esordi

Debutta nel 1959 al Teatro Alfieri di Torino in uno spettacolo per bambini dal titolo Telefoniade, e realizzato dall'allora nazionale società telefonica Stipel[1]. È quella la prima volta che Rita si esibisce davanti ad un pubblico vero e non composto da parenti e familiari, e lo fa in due uscite: nel primo tempo, truccata da negretta e con addosso un frac di raso nero nella interpretazione di Swanee, brano reso famoso dal grande cantante statunitense Al Jolson; poi, nel secondo tempo, nei panni di una inglesina in visita alla Città Eterna cantando il brano di Renato Rascel, Arrivederci Roma.

Tra la fine del 1959 e l'inizio del 1961 si fa notare esibendosi in alcuni locali torinesi come "l'Apollo Danze[2]", "La Serenella[3]", "La Perla[4]", l'"Hollywood Dance[5]" o il "Principe", guadagnandosi il soprannome di "Paul Anka in gonnella" grazie alla scelta di un repertorio che prediligeva proprio i brani del famoso cantante canadese[3].

Nel 1962 partecipa alla prima edizione del Festival degli sconosciuti di Ariccia. Il patron della manifestazione del Festival è il cantante Teddy Reno, che diviene immediatamente il suo pigmalione (sei anni dopo i due si sposeranno in Svizzera, dopo una serie di polemiche a causa della notevole differenza d'età tra i due, e soprattutto per il fatto che all'epoca Teddy Reno fosse già sposato, civilmente, e con un figlio avuto dalla prima moglie Vania Protti).

La vittoria ad Ariccia le procura un provino con l'RCA Italiana: la Pavone canta Moliendo Café ed altri brani del repertorio di Mina, ed ottiene un contratto discografico[6].

Il successo

Poco dopo il suo esordio raggiunge un'incredibile popolarità nazionale e internazionale. Escono uno dietro l'altro alcuni singoli di enorme successo: La partita di pallone e Sul cucuzzolo (scritte da Edoardo Vianello), Alla mia età, Come te non cè nessuno, Cuore (versione italiana della hit statunitense Heart (I Hear Your Beat), scritta da Barry Mann e Cynthia Weil), Il ballo del mattone, Non è facile avere 18 anni, Datemi un martello (cover su testo di Sergio Bardotti di If I Had a Hammer), Che mimporta del mondo.

È protagonista, nel 1964, dello sceneggiato televisivo Il giornalino di Gian Burrasca, tratto dal celebre romanzo per ragazzi di Vamba e diretto da Lina Wertmüller, con musiche di Nino Rota orchestrate da Luis Enriquez Bacalov. Sigla di questo autentico cult televisivo è il brano Viva la pappa col pomodoro, la cui registrazione si avvarrà della cetra di Anton Karas. Questa canzone verrà incisa dalla Pavone in molte lingue: The Man Who Makes The Music nel Regno Unito, Ich frage meinen Papa in Germania e Qué ricas son la papas in Spagna e nei paesi di lingua spagnola.

Sempre nello stesso anno, la sua popolarità meritò le attenzioni di Umberto Eco nel suo saggio intitolato Apocalittici e Integrati. Nel 1965 vince il Cantagiro con Lui. Seguono numerose altre hit a 45 giri: Solo tu, Stasera con te, sigla del programma televisivo "Stasera Rita" per la regia di Antonello Falqui, Qui ritornerà, Il geghegé, altra sigla delle cinque puntate che la videro protagonista a Studio Uno del 1966, Fortissimo, La zanzara, Gira gira, Questo nostro amore.

In questi anni è protagonista anche di alcune pellicole cinematografiche appartenente al filone successivamente chiamato dei musicarelli : film dagli incassi miliardari furono Rita, la figlia americana (1965) con Totò e la regia di Piero Vivarelli; Rita la zanzara (1966) con Giancarlo Giannini e la regia di Lina Wertmuller; Non stuzzicate la zanzara (1966), con Giancarlo Giannini e Giulietta Masina, sempre per la regia di Lina Wertmuller.

Nel 1967, Rita Pavone vince il Cantagiro con Questo nostro amore, scritto da Luis Enriquez Bacalov e Lina Wertmuller e tema del film Non stuzzicate la Zanzara. Nel 1967 escono Little Rita nel West (con 33 giri omonimo per la RCA), film con Terence Hill e la regia di Ferdinando Baldi, e La feldmarescialla, sempre con Terence Hill e la regia di Steno.

I successi all'estero

Sfolgorante è stata la popolarità di Rita Pavone a livello internazionale. Si può giustamente definirla la capostipite di una strada percorsa oggi da molti nostri artisti italiani, Pausini in testa. Molte sono le etichette per le quali Rita incide: Decca nel Regno Unito; Teldec e Polydor in Germania; Barclay, RCA e Phonogram in Francia ed infine, RCA Victor per gli Stati Uniti, Giappone e tutto il Sud America.

Negli Stati Uniti è stata cinque volte ospite della trasmissione Ed Sullivan Show (CBS), trasmesso live da costa a costa. In una puntata Rita Pavone vi appare sul cartellone quale terzo nome dopo Duke Ellington ed Ella Fitzgerald. Seguono altri spettacoli televisivi come Hullabaloo e Shindig che la vedono agire sul palco insieme a nomi mitici dello spettacolo mondiale quali: The Beach Boys, Marianne Faithfull, Orson Welles, The Animals, The Supremes.

La RCA Victor Americana pubblicherà 3 Album di Rita Pavone distribuiti nel mondo intero: The International Teen-Age Sensation, il cui singolo, Remember Me resterà per 10 settimane nelle classifiche 100 del Cashbox e del Billboard, le Bibbie della musica mondiale, arrivando alla 26ª posizione della classifica; segue il 33 Small Wonder, entrambi incisi negli Studi della RCA Victor in New York, ed infine Rita Pavone, registrato interamente a Nashville, e il cui produttore è nientemeno che il grande chitarrista Chet Atkins. In quell'occasione Rita Pavone si avvarrà di musicisti come Floyd Cramer, Al Hirt e il coro di Anita Kerr, quest'ultimo presente in moltissimi dischi del grande Presley (durante il lungo soggiorno, Rita avrà modo di conoscere personalmente Elvis Presley e Brenda Lee, due suoi grandi idoli). Presley le regalerà in ricordo un suo ritratto con dedica. Grazie a questo personale successo, il 20 marzo 1965, Rita Pavone si esibirà per la prima volta in concerto a New York nella magica Carnegie Hall, e per l'occasione a presentarla sarà Ed Sullivan in persona, in un teatro strapieno di fans super entusiasti, come scrive a tal proposito, in un bellissimo articolo, il quotidiano Herald Tribune recensendo il concerto.

Nel Regno Unito nel 1966 il singolo Heart, nell'originale lingua inglese, regalerà a Rita Pavone un 12 mo posto nelle classifiche britanniche e una permanenza di nove settimane. Altro ottimo posizionamento, 14º posto, le verrà da You Only You nel 1967 - versione in inglese della italianissima Solo tu, firmata originalmente da Bacalov e Lina Wertmuller, ma che in inglese si avvale della brillante penna di Norman Newell, che firmò la mitica More di Riz Ortolani. Numerosi anche nel Regno Unito i programmi televisivi che la vedranno in scena con Tom Jones, Cilla Black e Donovan. Inoltre, sempre nel 1967, negli studi televisivi londinesi della BBC, verrà realizzato un intero special sulla Pavone dal titolo Segni personali: lentiggini, con ospite d'onore il gruppo degli Herman Hermits. Per l'occasione, Rita Pavone verrà accompagnata dal gruppo dei Collettoni.

Enorme è la discografia di 45 giri e albums che vede presente Rita Pavone nel mercato di lingua tedesca e, spessissimo, tra le prime dieci canzoni più vendute. È del 1964 il suo primo 45 giri di successo in lingua tedesca: Wenn ich ein Junge war, questo è il titolo che porta Rita Pavone in vetta alle classifiche tedesche con mezzo milione di copie vendute (negli anni settanta Nina Hagen riproporrà il brano in una reinterpretazione pedissequa all'originale che presenterà spessissimo nei suoi concerti). Altro primo posto per Rita Pavone verrà nel 1969 con Arrivederci Hans (800.000 copie vendute solo in Germania). Per non parlare poi della popolarità della Pavone in Argentina, Brasile, Spagna e Giappone, la cui discografia è molto ampia.

In Francia, dopo un fortunato ma piccolo approccio datato 1963 con Coeur, 45 giri EP prodotto dalla Barclay, e con il brano Clementine Cherie che sarà il tema principale del film francese omonimo starring Philippe Noiret, Rita Pavone sale finalmente sul podio delle classifiche francesi nel 1972 piazzandosi al 2º posto dei dischi più venduti con Bonjour la France ("La suggestione"), brano scritto per lei da Claudio Baglioni che le fa vendere 650.000 copie solo in Francia, e le apre, per un mese intero, le porte magiche del grande teatro Olympia di Parigi.

Il declino in Italia

Dopo cinque anni di sfolgorante successo Italiano, nel 1968 il matrimonio assai discusso con Teddy Reno sembra avere un effetto destabilizzante per la sua carriera: un personaggio rassicurante come quello della simpatica teen-ager che aveva portato al successo Rita Pavone, agli occhi del pubblico entrava ora in contrasto con la sua scelta di unirsi in matrimonio ad un uomo molto più grande di lei, e soprattutto già sposato e con un figlio. Ad acuire quest'improvvisa inimicizia tra la Pavone e il suo pubblico fu anche il morboso interesse della stampa scandalistica, che si accanì su alcune vicissitudini familiari legate alla separazione fra i genitori della cantante.

Ciò nonostante, malgrado il clima non sia dei più sereni, dopo aver lasciato la RCA, Rita Pavone firma un contratto milionario con la Ricordi, fondando l'etichetta Ritaland, attraverso la quale incide alcune canzoni per bambini che però passano quasi del tutto inosservate. Incide, invece, altri tre singoli per un pubblico più adulto; Pippo non lo sa, famoso brano di Gorni Kramer, che è la sigla per un programma pomeridiano per ragazzi e altri due dischi, Il mondo nelle mani e Nella mia stanza; che non riescono comunque a riportarla nelle zone alte della hit-parade italiana, anche se nello stesso periodo ottiene invece una grossa popolarità in Sud America.

Nel 1969 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con la canzone Zucchero, ma si classifica solamente al 13º posto. Nel complesso, l'intero periodo trascorso alla Ricordi si rivelerà del tutto fallimentare: non vende il singolo estivo Per tutta la vita (un vecchio successo anni cinquanta), uscito quasi in contemporanea con la nascita del suo primogenito Alessandro, e neppure Dimmi ciao bambino, traduzione di un brano tedesco che la Pavone porta a "Canzonissima" di quell'anno, venendo prontamente eliminata. Sandra Mondaini, che in quell'edizione faceva parte del cast, ne realizza una non troppo benevola parodia.

In seguito anche alle diverse querele presentate dalla cantante e da Teddy Reno nei confronti della RAI (non gradirono l'imitazione di Alighiero Noschese a "Doppia coppia"), diminuiscono drasticamente anche le apparizioni della Pavone sul piccolo schermo, con ovvi effetti sulla sua popolarità già in fase calante. L'anno successivo, la Ricordi vorrebbe imporle una nuova partecipazione a Sanremo, ma lei si rifiuta, tornando alla casa discografica che l'aveva lanciata diversi anni prima: la RCA. Le quotazioni della cantante sono in quel momento al minimo, motivo per cui, rispetto al precedente, il nuovo contratto con la sua storica etichetta non fu per la Pavone altrettanto vantaggioso dal punto di vista economico. Inoltre la RCA la manda comunque a Sanremo col brano Ahi ahi ragazzo!, che ottiene comunque un certo successo discografico in Spagna e in molti altri paesi di lingua spagnola.

Gli anni settanta

Dopo alcuni mesi di silenzio in cui i discografici cercano nuove strategie per un suo rilancio, la cantante sembra riprendere finalmente quota partecipando a "Canzonissima", dove presenta con successo due cover: Stai con me (Stand by me) e Finalmente libera (Free again), quest'ultima tratta dal repertorio di Barbra Streisand.

Nel 1971 intraprende la strada della canzone d'autore incidendo Se casomai... (presentata al Disco per l'estate) e La suggestione, firmate da un giovanissimo e misconosciuto Claudio Baglioni. Torna in tv con lo special Ciao Rita, dove la Pavone, oltre che cantante è anche ballerina, imitatrice e presentatrice. Lo show ottiene un ottimo successo di ascolto. Partecipa nuovamente a Canzonissima, dove la spunta su Nada, Milva, Dalida, e Gigliola Cinquetti, riproponendo con successo La suggestione, unitamente alla storica hit Cuore (in una nuova versione): in semi-finale viene però sconfitta da Rosanna Fratello.

Nel 1972 ritorna a Sanremo con la raffinata Amici mai, ma anche qui non riesce ad accedere alla finale. Ma solo pochi giorni dopo, grazie alla partecipazione nello show televisivo di Guy Lux con Bonjour la France (versione francese de La suggestione), la Pavone ottiene un grosso e inaspettato successo discografico proprio in Francia, dove giunge al 2º posto in hit-parade.

Subito dopo si esibisce, trionfando, all'Olympia di Parigi, dove altri cantanti italiani avevano in passato fallito. Oltralpe, riscuotono un'ottima accoglienza anche le sue personali versioni in francese di Montagne verdi di Marcella Bella e Questo piccolo grande amore, sempre di Claudio Baglioni.

Nel 1973 ritorna al "Disco per l'estate ", presentando ancora un brano di Baglioni: L'amore è un poco matto, che non solleva l'interesse del pubblico. L'anno dopo, pur incidendo parecchio materiale, non viene pubblicato dalla RCA alcunché. Nel frattempo, nel maggio 1974, nasce il suo secondogenito Giorgio.

Nel 1975 esce un suo Album di cover anni sessanta intitolato Rita per tutti (originariamente l'album ha per titolo Rita in Discoteca), e nel quale la cantante interpreta alla sua maniera, e con ritmiche diverse dalle versioni originali, classici come Io che amo solo te di Sergio Endrigo e Sapore di sale di Gino Paoli con gli arrangiamenti di Victor Bach. l'Album diviene un grande successo in Brasile, dove Io che amo solo te viene scelta come sigla di una famosa telenovela.

Nel 1976 promuove il singolo ...E zitto zitto, che presenta con enorme successo personale di sala e da parte dei media quale ospite d'onore al Festival di San Remo di quell'anno. Nel 1977, la Pavone ritorna nelle zone alte della hit-parade con My name is Potato, che diventerà la sigla del suo nuovo show televisivo Rita ed Io, con Carlo Dapporto: la sigla, a metà tra il cartoon e il videoclip, è del grande Bruno Bozzetto. Rita ed Io sarà anche il titolo dell'omonimo LP di quell'anno. Il successo viene bissato con Paperita, brano dedicato al mondo dell'infanzia e sigla del programma Buonasera con... Rita al circo.

Nel 1979 incide un singolo disco: Blame It On The Boogie, cover dei Jacksons, da lei interpretata con l'Anonima Ragazzi, un gruppo di giovani cantanti e ballerini che per un paio d'anni seguiranno la Pavone nella sua attività. Rita & l'Anonima Ragazzi sarà anche il titolo del suo nuovo long-playing.

Il decennio si conclude con la firma di un interessante contratto di conduzione televisiva per uno show in onda in prima serata sul secondo canale, dal titolo Che combinazione!. Ma, la susseguente amara scoperta della co-conduzione con Gianni Cavina rende decisamente nervoso il lavoro della Pavone, che in qualche modo è costretta a difendere di volta in volta il proprio spazio, nonostante lo spettacolo preveda contrattualmente Rita Pavone quale sola conduttrice (con la "partecipazione" di Cavina).

Nel suo libro autobiografico intitolato "Nel mio piccolo", pubblicato nel 1995 da Sperling & Kupfer (libro che le farà riscuotere ottime critiche, nonché il Premio "Tuscania Opera Prima"), la cantante rivelerà le ragioni politiche che si celavano dietro la presenza piuttosto "ingombrante" dell'attore bolognese all'interno del suo show. Ciononostante, Che combinazione! andrà in onda fino alla fine del gennaio 1980, con una media di 12 milioni di spettatori per puntata. Della Pavone sono ovviamente sia la sigla iniziale (Mettiti con me), che quella finale (Prendimi), entrambe incluse nel suo ultimo album inciso per la RCA: R.P. 80. Un periodo, quest'ultimo, più che discreto per la popolarità della cantante, che però rimarrà assai lontana dagli irripetibili fasti raggiunti negli anni sessanta.

Gli anni ottanta

Negli anni ottanta, la Pavone intensifica la sua attività di cantautrice cominciata con l'album Rita e l'Anonima Ragazzi, firmando interi lavori come Dimensione donna (1985), da cui è tratto il brano di successo, Finito canzone che diventerà la sigla della soap-opera "Sassaricando" della brasiliana TV Globo. Nel 1987 scrive con l'americana Carolain il singolo La valigia.

Nel tardo 1989 esce il suo ultimo album di inediti: Gemma e le altre. L'intero lavoro, con musiche di Carolain e testi di Rita Pavone, vede la Pavone, insieme alla Carolain, anche nel ruolo di arrangiatrice. La tematica del lavoro tratta della donna e delle sue insicurezze relative all'amore. Il brano Gemma, incentrato sul tema dell'omosessualità femminile, si avvale dell'aiuto, per una frase nel testo del ritornello, di un caro amico di Rita, il noto cantautore Dario Gay. In quel periodo Rita Pavone è presente anche nell'album di Cristiano Malgioglio Le Amiche insieme a Milva, Sylvie Vartan e altre artiste.

Il teatro

Significativa è anche la sua presenza come attrice teatrale. Significativa e importante per la sua crescita di attrice. Nel 1975 con Erminio Macario in Due sul pianerottolo, poi con Carlo Dapporto in Risate in salotto. Nel 1978, insieme al grande attore milanese Piero Mazzarella, porta sulle scene "Quel diavolo di Santarellina". Nel 1981, con un lavoro work-in-progress dal titolo "Gli Amici", insieme al marito Teddy Reno, presenta per la prima volta in teatro la coppia Gaspare e Zuzzurro e ottiene strepitose critiche personali. Nel 1995, al Teatro Romano di Verona, è Maria nelle XII Notte di William Shakespeare, con Franco Branciaroli, Renzo Montagnani, Pino Micol e Marco Sciaccaluga. È la prima volta che la Pavone si esibisce nel repertorio classico, e il risultato, leggendo le critiche, è stupefacente. Lo è altrettanto quando vestirà i panni di Gelsomina ne "La Strada" (1999) in coppia con Fabio Testi), lavoro tratto dall'omonimo film di Federico Fellini con la sceneggiatura di Tullio Pinelli e di Ennio Flaiano, per la regia di Filippo Crivelli, i (costumi di Danilo Donati e le musiche di Nino Rota). Per l'occasione, il premio Oscar Luis Enriquez Bacalov, compone l'inedito Che senso ha, con testo della stessa Pavone.

Nel 2001 ha inoltre curato una nuova versione dello spettacolo teatrale Giamburrasca, con protagonisti Duccio Cecchi, nel ruolo di Giannino Stoppani, Gerry Scotti, Katia Ricciarelli e Ambra Angiolini. Programma trasmesso da Canale 5 il 5 gennaio 2002.[7]

Attività recenti

Nel giugno del 2000 e del 2001 ha condotto su Canale 5 il varietà musicale di prima serata I ragazzi irresistibili, insieme a Maurizio Vandelli, Adriano Pappalardo e Little Tony, con i quali celebrava i brani che hanno fatto la storia della musica dagli anni sessanta in poi, Italiana ed Estera. Molte sono le "chicche" musicali presentate da Rita Pavone, e molti i duetti di successo, tra i quali da rimarcare quello con Bruno Lauzi e quello con Josè Feliciano.[8] Dopo una vita passata a fare concerti in giro per il mondo, Rita Pavone ha deciso di ritirarsi della scene. Il 1º gennaio 2006 alle ore 1:10, durante la trasmissione di Rai Uno L'anno che verrà, che ha scandito l'avvicinarsi del Capodanno, ha reso ufficiale la scelta di ritirarsi a vita privata dopo aver cantato per l'ultima volta in pubblico.

Nel marzo del 2006 si è candidata alle elezioni per il Senato, Circoscrizione Estero (infatti come Mina anche Rita Pavone risiede con la famiglia in Svizzera ed ha la cittadinanza elvetica da molti anni) nella lista "Per l'Italia nel Mondo" di Mirko Tremaglia, senza però essere eletta. Nell'ottobre del 2009 è riapparsa in televisione ad una festa dove è stata brevemente intervistata dalle telecamere della trasmissione televisiva La vita in diretta. Nel 2010 un duo di produttori siciliani, composto da Mario Romano e Salvo Sapienza propone il rifacimento de "La partita di pallone" con la partecipazione di Rita Pavone, apprezzato e ballato in molti club di tutta Italia.

Il 6 ottobre 2010 è stata l'inaspettata ospite ad uno degli otto concerti tenutisi a Roma da Renato Zero in occasione dei 60 anni del cantautore. In quell'occasione ha cantato insieme a Zero alcuni dei suoi più grandi successi come Alla mia età, Come te non c'è nessuno, Cuore, Che m'importa del mondo e Fortissimo, e poi, da sola, Mi vendo. La sua intera performance è stata poi inserita nel DVD pubblicato dallo stesso Renato Zero.

Sempre nel 2010 è presente come ospite nel nuovo cd di duetti di Dario Gay, "Ognuno ha tanta storia", eseguendo insieme a lui il travolgente brano "Domani è primavera". In questo cd sono presenti, oltre a Rita, artisti del calibro di Milva e di Enrico Ruggeri, tra gli altri. Unica eccezione che si concede rispetto al silenzio annunciato quattro anni prima.

Il 27 dicembre 2011, a Capri, nel corso della 16ª edizione dell'Hollywood International Film Festival, insieme al premio Oscar Ben Kingsley e al coreografo Lindsay Kemp, ha ricevuto il premio Capri Legend Award 2011. L'evento, prodotto da Pascal Vicedomini, ha come presidente onorario Lina Wertmuller e come vice presidente Tony Renis. Nel corso della sua carriera Rita Pavone ha venduto oltre 50 milioni di dischi.

L'8 settembre 2013, a sorpresa, Rita Pavone ritorna alla musica dopo 23 anni dall'ultimo album studio e quasi 9 anni dal suo addio alle scene. E torna a sorpresa con il nuovo singolo I want you with me, cover di un brano portato al successo da Elvis Presley che anticipa l'uscita del suo nuovo doppio album Masters (Sony Music) . Un album particolare che l'artista aveva in cuore di fare sin da ragazzina. MASTERS è un tributo che Rita Pavone fa ad artisti che ha molto amato nella sua primissima adolescenza. Artisti inarrivabilim come Fats Domino, Bobby Darin, Timi Yuro, Tony Bennet, Jerry Lee Lewis e ai loro autori - Hoagy Carmicheal, Burt Bacharat, Schwartz -, ma è anche un tributo alla macchina analogica. Il vecchio 24 piste. Gli stessi brani sono poi riproposti nel secondo CD in lingua italiana e con testi firmati da Enrico Ruggeri, Lina Wertmuller, Franco Migliacci, Dario Gay e dalla stessa Rita Pavone. Arrangiati dal giovanissimo Enrico Cremonesi, eseguiti da una grande orchestra di musicisti virtuosi, mixati dal 4 Grammy Award James " Bonzai " Caruso e masterizzati a Londra nel famoso Metropolis Studio da John Davis, quasi tutti i brani presenti nel disco sono stati registrati in presa diretta al Forum Village Studio di Roma.

Sempre l'8 ottobre 2013 all'Arena di Verona partecipa, come ospite, alla seconda serata dello spettacolo Gianni Morandi - Live in Arena, dove , fra l'altro, presenta il suo nuovo singolo " I Want You With Me " con un successo eclatante che la porterà ad essere il trendy dei trendy nei twitter della serata.

Curiosità

Nel 1979, allo Sporting Club di Montecarlo, le etichette discografiche che l'avevano pubblicata nel mondo, le hanno consegnato il disco d'oro per 20 milioni di dischi venduti dal 1962 al 1978. Ad oggi, la Pavone ha venduto più di 50milioni di dischi nel mondo intero.

Rita & i Pink Floyd ( leggenda metropolitana ? )

Esiste, si dice, una leggenda metropolitana su Rita Pavone in circolo fin dagli anni '70, secondo la quale nel brano Saint Tropez, contenuto nel disco Meddle dei Pink Floyd, la Pavone verrebbe citata in un verso ("I hear your soft voice calling to me / Making a date for Rita Pavone"). A questo proposito, più volte intervistata, la cantante afferma che nell'estate del 1973, mentre lavorava sulla Costa Azzurra, le venne segnalato che nel parterre fossero presenti alcuni membri del gruppo dei Pink Floyd. Pare che la Pavone avesse sorriso incredula a  quella notizia, ma anni dopo, coincidenza vuole che qualcuno le faccia dono del libro dedicato ai Pink Floyd edito dalle edizioni Arcadia, e che in questo, riprendendo il testo di Saint Tropez si trovi la frase di cui sopra.  A questo proposito, proprio a Radio DeeJay,  nell'incontro tenutosi l'autunno scorso con il Trio Medusa, la Pavone afferma : " Il mio errore fu che ingenuamente, e quindi prima di averne una concreta conferma, durante un'intervista ad un quotidiano italiano diedi per scontata la cosa. Insomma, forte del fatto che in Gran Bretagna il mio nome era stato " pretty knows ", come usano dire gli anglosassoni, io tirai le somme e feci 2+2. Sarebbe stato meglio se avessi detto : sembra, parrebbe, si dice che forse i Pink Floyd mi avrebbero citata in un loro pezzo. Ecco il mio solo errore. "  (  A sua difesa bisogna dire che la Pavone ebbe infatti un ottimo successo negli UK con due brani - " Heart - I hear you beatin' " nel 1966 e " You Only You " nel 1967 - . Entrambi si piazzarono nei primi 20 posti delle charts inglesi, e quindi la Pavone, a seguito di quei successi, non solo ebbe numerosi e importanti passaggi radiofonici e televisivi che le dettero una buona notorietà, ma la stessa BBC le approntò persino uno special con gli Herman Hermits quali ospiti d'onore. Ovvio quindi che molti artisti britannici la conoscessero. E, certamente, anche i Pink Floyd.

Tuttavia, l'album Meddle è di ben due anni precedenti all'incontro riportato da Rita Pavone, il verso citato, inoltre, recita "[...] later by phone" (come riportato nelle pubblicazioni ufficiali) e non " [...] Rita Pavone". L'errore forse deriva da alcune pubblicazioni italiane degli anni 1970 e sostenute dalla successiva versione della Pavone, la quale, nonostante le altrui smentite, ha continuato a dare la sua versione dei fatti, sposata però anche da alcuni siti web tra i quali persino il più vecchio sito statunitense dedicato al gruppo britannico. A questo proposito, intervistata la Pavone ha detto: «  Che esista una versione in cui si parla di me, è reale. Potrebbe trattarsi di un divertimento messo in atto durante un loro spettacolo live alla stregua di quello che usava spesso fare Elvis Presley quando nei suoi concerti amava travisare il testo di " Are you Lonesome Tonight ", e, nella parte parlata, metteva in rima una serie di frasi scherzose che nulla avevano a che fare con il testo ufficiale . Io non lo so. Io so solo che coloro che smentiscono questo fatto, e lo fanno non con dati alla mano, ma con cattiveria, arroganza, come se fossi colpevole di lesa Maestà, sono gli stessi che non si rassegnano ad essere stati più volte pubblicamente sconfessati, accumulando così figuracce su figuracce proprio per mano di quel grande prodigio che è internet, il quale non solo mostra le mie partecipazioni ai più importanti show statunitensi e britannici accanto a nomi di fama mondiale - Ella Fitzgerald, Duke Ellington, The Animals, The Beach Boys, Marianne Faithfull, Orson Wells, Dizzie Gillespie , Tom Jones , Donovan etc. etc. - e, attenzione, tutto questo accadeva negli anni '60..., ma conferma altresì quello che ho sempre detto riguardo alla grande popolarità di cui ho goduto nel mondo intero. E il tempo, che è onesto, mi darà ragione anche in questo caso prima o poi. "

Discografia italiana

33 giri

  • 1963: Rita Pavone (RCA Italiana, PML 10350)
  • 1964: Non è facile avere 18 anni (RCA Italiana, PML 10360)
  • 1965: Gian Burrasca (RCA Italiana, PML 10380)
  • 1966: Stasera Rita (RCA Italiana, APML 10404)
  • 1966: Little Rita nel West (RCA Italiana, PML 10427)
  • 1966: La "vostra" Rita (RCA Italiana, serie Special, S 10)
  • 1967: È nata una stella (RCA Italiana, serie Special, S 20)
  • 1967: Ci vuole poco (RCA Italiana, serie Special, S 24)
  • 1967: Viaggio a Ritaland (Ritaland Dischi Ricordi, SRTL 1001)
  • 1968: Rita Pavone racconta Pierino e il lupo (Ritaland Dischi Ricordi, SRTL 1002)
  • 1970: Rita 70 (Dischi Ricordi, SMRL 6067)
  • 1971: Gli italiani vogliono cantare (RCA Italiana, PSL 10489)
  • 1973: Gian Burrasca (stessa edizione del 1965 RCA PML-10380 remastered stereo) (RCA Italiana, PSL 10606)
  • 1975: Rita per tutti (RCA Italiana, TPL1 1164)
  • 1977: Rita ed io (RCA Italiana, PL 31201)
  • 1979: Rita e l'anonima ragazzi
  • 1980: R.P.
  • 1985: Dimensione donna
  • 1989: Gemma e le altre
  • 2013: Masters (doppio cd) (Sony Music)

45 giri

  • 1962: La partita di pallone/Amore twist (RCA Italiana, PM 3140)
  • 1963: Come te non c'è nessuno/Clementine chérie (RCA Italiana, PM 3163)
  • 1963: Alla mia età/Pel di carota (RCA Italiana, PM 3166)
  • 1963: Cuore/Il ballo del mattone (RCA Italiana, PM 3232)
  • 1963: Non è facile avere 18 anni/Son finite le vacanze (RCA Italiana, PM 3233)
  • 1964: Datemi un martello/Che m'importa del mondo (RCA Italiana, PM 3243)
  • 1964: Scrivi!/Ti vorrei parlare (RCA Italiana, PM 3280)
  • 1964: L'amore mio/San Francesco (RCA Italiana, PM 3300)
  • 1965: Viva la pappa col pomodoro/Sei la mia mamma (RCA Italiana, PM 3303)
  • 1965: Lui/La forza di lasciarti (RCA Italiana, PM 3313)
  • 1965: Plip/Supercalifragilistic-espiralidoso (RCA Italiana, PM 3330)
  • 1965: Stasera con te/Solo tu (RCA Italiana, PM 3343)
  • 1966: Qui ritornerà/Il geghegè (RCA Italiana, PM 3360)
  • 1966: Fortissimo/La sai troppo lunga (RCA Italiana, PM 3366)
  • 1966: La zanzara/Perché due non fa tre (RCA Italiana, PM 3377)
  • 1966: Mamma dammi la panna/Col chicco (RCA Italiana, PM 3380)
  • 1966: Dove non so/Gira gira (RCA Italiana, PM 3383)
  • 1967: Una notte intera/Questo nostro amore (RCA Italiana, PM 3393)
  • 1967: Non dimenticar le mie parole/Da cosa nasce cosa (RCA Italiana, PM 3424)
  • 1967: Cin cin c'innamoriamo/Per una come me (RCA Italiana, Promo realizzato per la Cinzano)
  • 1967: I tre porcellini/Basta un poco di zucchero (RCA Italiana, PM 3430)
  • 1967: Sul cucuzzolo/Cuore (RCA Italiana, PM 3434)
  • 1967: Tu sei come/Ma che te ne fai (RCA Italiana, PM 3444)
  • 1967: Pippo non lo sa/Un due tre (se marci insieme a me) (Dischi Ricordi, SRL 10480)
  • 1968: Parlare con gli animali/Niente di simile al mondo (Ritaland, RT 3001)
  • 1968: Palla pallina/il raffreddore (Ritaland, RT 3002)
  • 1968: Il mondo nelle mani/Il ballo dell'orso (Dischi Ricordi, SRL 10498)
  • 1968: Nella mia stanza/Il grammofono (Dischi Ricordi, SRL 10523)
  • 1968: Putiferio/Ninna nanna del Formichino (Ritaland, RT 3003)
  • 1969: Zucchero/Nostalgia (Dischi Ricordi, SRL 10528)
  • 1969: Chitty chitty bang bang/Maramao perché sei morto (Ritaland, RT 3004)
  • 1969: Per tutta la vita/Balla balla con noi (Dischi Ricordi, SRL 10566)
  • 1969: Quelli belli come noi/Dimmi ciao bambino (Dischi Ricordi, SRL 10569)
  • 1970: Notte nera/È solo un'impressione (Dischi Ricordi, SRL 10595)
  • 1970: Ahi ahi ragazzo/Maria Luisa (RCA Italiana, PM 3511)
  • 1970: Stai con me/ieri avevo cento anni (RCA Italiana, PM 3556)
  • 1970: E tu/Finalmente libera (RCA Italiana, PM 3572)
  • 1971: La suggestione/Se.. casomai (RCA Italiana, PM 3585)
  • 1971: Il ragazzo del baseball/noi siamo noi (RCA Italiana, PM 3593)
  • 1971: Ma cos'è quest'amore/Arriverciao (RCA Italiana, PM 3606)
  • 1971: Come un tiranno/il mio uomo (RCA Italiana, PM 3607)
  • 1971: Lasciati andare a sognare/Cuore (remake) (RCA Italiana, PM 3632)
  • 1972: Amici mai/Magari poco ma ti amo (RCA Italiana, PM 3640)
  • 1972: Amore ragazzo mio/La fine del mondo (RCA Italiana, PM 3640)
  • 1972: L'amore è un poco matto/L'estate (RCA Italiana, PM 3703)
  • 1973: Viva la pappa col pomodoro/Sei la mia mamma (stessa edizione del 1965 (RCA PM-3303) remastered stereo) (RCA Italiana, PM 3721)
  • 1975: Amore scusami/Sapore di sale (RCA Italiana, TPBO 1143)
  • 1975: Sei già lì/Nata ieri (RCA Italiana, TPBO 1159)
  • 1976: E... zitto zitto/Fuggire da qui (RCA Italiana, TPBO 1203)
  • 1977: My name is potato/Ma volendo (RCA Italiana, PB 6095)
  • 1977: Siamo tutti Gianburrasca/Pollicino e Pollicina (RCA Italiana, PB 6126)
  • 1977: Quel diavolo di santarellina/Eccì amavamo/Dimmi se non è un'idea/Bionda (extended play) (RCA Italiana, BF 6112)
  • 1977: Siamo tutti Gianburrasca/Pollicino e Pollicina (RCA Italiana, PB 6126)
  • 1978: Heidi-di/Viva la pappa col pomodoro (remake) (RCA Italiana, PB 6228)
  • 1979: Paperita/Il fischietto (RCA Italiana, PB 6319)
  • 1979: Blame it on the boogie/Circus music (RCA Italiana, PB 6320)
  • 1979: Prendimi/Mettiti con me (RCA Italiana, PB 6400)
  • 1983: Siamo tutti Gianburrasca/Viva la pappa col pomodoro (RCA Italiana, )
  • 1985: Daniele/Adorable sixties (Discotto, NP 1037)
  • 1986: La valigia/Africa (Five Record, FM 13148)

Emissioni speciali realizzate dal fan club

  • Maria Luisa(in portoghese/Montanas verdes(in spagnolo)/Sono proprio uno schianto/Rita Kaputt (1987)

Filmografia

In quanto protagonista della musica leggera degli anni sessanta, sono numerosi i film a tema musicale (i cosiddetti musicarelli) alla quale ha partecipato.

  • 1963 Clementine Cherie
  • 1965 Rita, la figlia americana
  • 1966 Rita la zanzara
  • 1967
    • Non stuzzicate la zanzara
    • Little Rita nel West
    • La feldmarescialla
  • 1975 Due sul pianerottolo

Voci correlate

  • Lista degli artisti musicali italiani per stime di vendita

Note

  1. In scena stasera all'Alfieri la rivista della Stipel, pubblicato su La Stampa del 1 dicembre 1959, n° 285, pag. 2
  2. La Stampa del 5 dicembre 1959, n° 289, pag. 4
  3. 3,0 3,1 La Stampa del 30 gennaio 1960, n° 26, pag. 4
  4. La Stampa del 29 aprile 1961, n° 102, pag. 4
  5. La Stampa del 19 novembre 1960, n° 277, pag. 4
  6. Gianfranco Manfredi, La strage delle innocenti, Lato Side, Roma, 1982; pag. 30
  7. Claudia Provvedini. "Il nuovo Giamburrasca: viva le monellerie", Corriere della Sera, p. 39. URL consultato il 26-11-2009.
  8. Baroni op. cit., p. 377..

Bibliografia

  • Gino Castaldo (a cura di), Il dizionario della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990), alla voce Pavone Rita
  • Eddy Anselmi, Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, edizioni Panini, Modena; alla voce Rita Pavone, pag. 840
  • Gianfranco Manfredi, La strage delle innocenti, Lato Side, Roma, 1992; capitolo su Rita Pavone, intitolato Rita Pavone: la Piperita Patty dei sessanta, pagg. 25-54
  • Maurizio Becker, C'era una volta la RCA, Coniglio editore, 2007
  • Joseph Baroni. Dizionario della televisione. Raffaello Cortina Editore, 2005. ISBN 88-7078-972-1

Collegamenti esterni

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