Giuseppe Sinopoli

Giuseppe Sinopoli

nato il 2.11.1946 a Venezia, Veneto, Italia

morto il 20.4.2001 a Berlin, Berlin, Germania

Giuseppe Sinopoli

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« La musica è quantità, misura, nel periodo in cui viene composta o nell'attimo in cui lo strumento, stimolato dal musicista, la produce. Qui si compie un salto misterioso: quello che noi ascoltiamo è immateriale e nell'attimo in cui lo percepiamo sparisce per diventare memoria. La musica è il segno più sublime della nostra transitorietà. La Musica, come la Bellezza, risplende e passa per diventare la memoria, la nostra più profonda natura. Noi siamo la nostra memoria. »

(Giuseppe Sinopoli)

Giuseppe Sinopoli (Venezia, 2 novembre 1946 – Berlino, 20 aprile 2001) è stato un direttore d'orchestra, compositore e saggista italiano.

Biografia

Dopo aver iniziato a studiare organo al conservatorio di Messina proseguì al conservatorio di Venezia dove studiò Armonia e Contrappunto, interessandosi anche alla musica contemporanea ed elettronica; non si diplomò in Conservatorio, e si laureò in Medicina e Chirurgia all'Università di Padova. Frequentò quindi i corsi estivi di Darmstadt con György Ligeti e Karlheinz Stockhausen. Fu inoltre allievo (e successivamente assistente) ai corsi di composizione di Franco Donatoni all'Accademia Chigiana di Siena, e studiò direzione d'orchestra a Venezia con Bruno Maderna, e a Vienna con Hans Swarowsky.

Negli anni settanta Sinopoli fu noto soprattutto come compositore e specialista di musica contemporanea: esordì come direttore d'orchestra a Siena, verso la prima metà degli anni settanta dirigendo un brano da camera scritto da un allievo di Donatoni, in seguito fondò nel 1975 l'Ensemble Bruno Maderna. A partire dal 1978, tuttavia, si impegnò sempre più nella direzione di un repertorio più tradizionale: a cominciare dalla direzione dell'Aida di Verdi al Teatro La Fenice di Venezia, si dedicò intensamente a Bruckner, Mahler e Richard Strauss, compositori verso i quali lo portavano affinità crescenti. Come direttore d'orchestra ha lavorato con tutte le maggiori orchestre europee: la Deutsche Oper di Berlino, la New Philharmonia di Londra (di cui dal 1984 al 1994 fu direttore principale, e dal 1987 anche direttore musicale), l'Accademia di Santa Cecilia di Roma, i Wiener Philharmoniker; ha diretto inoltre prestigiosi complessi musicali come l'orchestra del Covent Garden di Londra, la Philharmonic del Teatro Metropolitan di New York, i Berliner Philharmoniker, la Staatskappelle di Dresda (di cui fu direttore principale dal 1992), l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI.

Ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano nel 1994, mentre già nel 1985 ha diretto il Tannhäuser di Wagner al Festival di Bayreuth, dove nel 2000 fu il primo direttore d'orchestra italiano in tutta la storia del festival a dirigere il Ring des Nibelungen. E proprio a Bayreuth che prima con Parsifal e dopo appunto con la Tetralogia Sinopoli conosce la sua consacrazione come grandissimo interprete wagneriano. Le sue letture di Ring e Parsifal appaiono infatti molto vicine a quelle della tradizione interpretativa bayreuthiana degli anni cinquanta, in particolare a quelle di Hans Knappertsbusch che Sinopoli richiama molto da vicino con i suoi tempi lenti, la maestosità dell'impianto fonico, la monumentalità e la liturgica ieraticità dell'impostazione dell'opera in generale. Purtroppo, ad oggi non risulta che di queste letture sia stata commercializzata un'edizione discografica, che appare quanto mai opportuna.

Sinopoli fu un ottimo compositore, in totale ha scritto 24 lavori (pubblicato da Suvini Zerboni e da Ricordi): le sue composizioni giovanili risentono dello stile strutturalista, con interessanti aperture verso i procedimenti combinatori di matrice donatoniana, mentre i lavori più tardi si riavvicinano ad un espressionismo lirico di matrice mitteleuropea, talora specificamente berghiana; lavoro significativo di questo suo tardo periodo compositivo è l'opera Lou Salomé (1981, su libretto di Karl Dietrich Gräwe), che fu tra l'altro la sua ultima composizione, venne rappresentata nel 1981 al NationalTheater di Monaco, nel 2011 al Teatro La Fenice di Venezia.

Sinopoli, dal 1981, dopo neanche un decennio di attività compositiva, decise di abbandonarla per dedicarsi definitivamente alla direzione d'orchestra.

Morì a Berlino improvvisamente, stroncato da un infarto mentre stava dirigendo l'Aida di Giuseppe Verdi alla Deutsche Oper.

Oltre che laureato in Medicina e Chirurgia, Sinopoli fu un grande appassionato di archeologia. Laureando all'Università di Roma (avrebbe dovuto discutere la tesi il giorno del suo funerale), gli è stata riconosciuta la laurea in Archeologia "post mortem". La sua collezione di vasi archeologici è stata pubblicata in un volume edito da Marsilio ("Aristaios. La "collezione Giuseppe Sinopoli").

La città di Roma, di cui aveva diretto non senza troppe difficoltà le principali istituzioni musicali (l'Accademia nazionale di Santa Cecilia, di cui fu direttore musicale dal 1983 al 1987, e il Teatro dell'Opera, di cui fu direttore artistico e musicale dal 1999 al 2001) lo celebrò con esequie pubbliche in Campidoglio, e gli ha dedicato una sala dell'Auditorium Parco della Musica, e gli sono state dedicate alcune scuole tra cui la scuola media di via Mascagni a Roma. È sepolto presso il cimitero del Verano di Roma.

Sinopoli lasciò la moglie Silvia, i due figli Giovanni e Marco, e diversi fratelli fra cui Anna Sinopoli, docente universitaria.

Festival Sinopoli

Dal 2005 Taormina Arte dedica a Giuseppe Sinopoli, direttore artistico della sezione Musica della kermesse taorminese dal 1989 al 1997, un festival che si svolge ad ottobre. Il Giuseppe Sinopoli Festival è una rassegna che non celebra semplicemente il musicista e il direttore d'orchestra, ma anche il compositore, il medico, l'archeologo, l'intellettuale, in un percorso che si snoda attraverso la musica, il teatro, la letteratura, l'arte, con convegni, mostre, pubblicazioni e, naturalmente, concerti. La grande sala del Palazzo dei Congressi di Taormina è a lui intitolata.

Onorificenze

Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— Roma, 9 marzo 1994[1]
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
— Roma, 23 luglio 1998[2]

Composizioni

  • Sintassi Teatrali (1968): “Frammento n. 48 da Alcmane” , “ Frammenti n.2-4-80 da Saffo”, “ Stasimo IV ed Esodo da Edipo Re di Sofocle”.
  • Erfahrungen (1968)
  • 5 studi su 3 parametri, musica elettronica (1969)
  • Musica per calcolatori analogici, musica elettronica (1969)
  • Strutture per pianoforte (31/8/1969)
  • Sunyata, Thema con varianti per soprano e quintetto d’archi su testo di Kridaya Sutra, (1970).
  • Numquid et unum per clavicembalo e flauto (1970) dedicato a Franco Donatoni.
  • Isoritmi, musica elettronica (1971)
  • Opus Daleth per orchestra (1971 al Teatro La Fenice di Venezia diretta da Ettore Gracis)
  • Opus Ghimel per orchestra da camera (1971)
  • Opus Schir per mezzosoprano e strumenti su liriche di Rolando Damiani (1971)
  • Numquid per oboe, corno inglese, oboe d'amore (1972) , dedicato a Lothar Faber.
  • Hecklephon per pianoforte, clavicembalo e celesta (1972)
  • Per clavicembalo (1972), dedicato a Mariolina De Robertis.
  • Isoritmi II - Volts, musica elettronica (1972)
  • Symphonie imaginaire per voci soliste, 10 voci bianche, 3 cori e 3 orchestre (1973)
  • Klaviersonate per pianoforte (1977), dedicato a Katia Wittlich
  • Klavierkonzert per pianoforte e orchestra (1974)
  • Souvenirs à la mémoire per 2 soprani, controtenore e orchestra (1974)
  • Pour un livre a Venise per orchestra (1975). Prima raccolta: Costanzo Porta I - Contrappunto primo (dal Mottetto Gloriosa Virgo Caecilia di Costanzo Porta) II - Hommage à Costanzo Porta III – Canzone “La Gerometta” ( doppio coro ) ( da Costanzo Porta).
  • Tombeau d'Armor I per orchestra (1976 al Teatro La Fenice)
  • Requiem Hashshirim per coro a cappella (1976), dedicato a Paul Beusen.
  • Archeology City Requiem per orchestra (1976) Prima esecuzione Parigi, 31 gennaio 1977, inaugurazione del Centro Georges Pompidou.
  • Tombeau d'Armor II per grande orchestra (1977)
  • Tombeau d'Armor III per violoncello e orchestra (1977)
  • Quartetto per quartetto d'archi (1977)
  • Kammerkonzert per pianoforte, fiati, percussioni, arpa, celesta e clavicembalo (1977-78)
  • Lou Salomé, opera teatrale, libretto di Karl Dietrich Gräwe (1981)

Note

Bibliografia

  • Wagner a Roma. Conversazioni di Giuseppe Sinopoli, Roma, Quaderni degli Amici di Santa Cecilia, 2002 (edizione fuori commercio, riporta la trascrizione delle conferenze di presentazione, tenute da Sinopoli, sulla tetralogia di Wagner: L'oro del Reno, 22 aprile 1988; La Valchiria, 5 marzo 1989; Sigfrido, 20 maggio 1991; Il crepuscolo degli dei, 24 giugno 1991).
  • Parsifal a Venezia, Marsilio Editori, Venezia, 1993, ISBN 978-88-317-7914-2.
  • Il mio Richard Wagner, Marsilio Editori, Venezia, 2006, ISBN 978-88-317-9070-3.
  • Giuseppe Sinopoli, I racconti dell'isola, Marsilio Editori, Venezia, 2016, ISBN 978-88-317-2440-1.

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Collegamenti esterni

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