Francesco Cilea

Francesco Cilea

nato il 23.7.1866 a Palmi, Calabria, Italia

morto il 20.11.1950 a Varazze, Liguria, Italia

Francesco Cilea

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Francesco Cilea

Francesco Cilea (Palmi, 23 luglio 1866  Varazze, 20 novembre 1950) è stato un compositore italiano.

Biografia

Nato a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, Francesco Cilea - stando ai suoi ricordi - decise ancora fanciullo di dedicarsi alla musica dopo aver ascoltato il finale della Norma di Bellini eseguito dalla banda cittadina.

Avviato agli studi musicali presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, si distinse per diligenza e precoce ingegno, meritando una medaglia d'oro dal Ministero della Pubblica Istruzione e una nomina di "primo alunno maestrino".

Come prova finale, al termine degli studi nel 1889, Cilea presentò l'opera Gina, che fu rappresentata con successo nel teatrino del conservatorio. Questa piccola opera, in cui l'ingenuità del libretto fa a gara con quella della musica, fu apprezzata dall'editore Sonzogno, che commissionò a Cilea Tilda, un'opera verista in tre brevi atti, sulla falsariga di Cavalleria rusticana. Su libretto di Angelo Zanardini, La Tilda debuttò con successo il 7 aprile 1892 al teatro Pagliano di Firenze. Rappresentata in numerosi teatri italiani, approdò al teatro dellEsposizione di Vienna il 24 settembre dello stesso anno, insieme alle altre opere di casa Sonzogno.

Il compositore manifestò sempre scarsa simpatia per quest'opera, il cui soggetto accettò di musicare a malincuore, solo per compiacere Sonzogno e non gettare all'aria una rara opportunità professionale. La perdita della partitura d'orchestra non ha consentito di riproporre in tempi moderni quest'opera, le cui melodie fresche e orecchiabili si possono tuttavia conoscere nella riduzione per canto e pianoforte.

La sera del 27 novembre 1897 al Teatro Lirico di Milano debuttò la terza opera di Cilea, L'Arlesiana, dal dramma di Alphonse Daudet, su libretto di Leopoldo Marenco. Nel cast spicca il nome del giovanissimo Enrico Caruso, che eseguì con gran successo Il lamento di Federico, la romanza destinata a mantenere ancora oggi vivo il ricordo di quest'opera.

In realtà L'Arlesiana fu un insuccesso a cui Cilea, convinto del valore dell'opera, tentò di rimediare a più riprese, subito dopo la "prima" fino agli ultimissimi anni, intervenendo in modo drastico e al tempo stesso, almeno nelle revisioni novecentesche, capillare. Nella partitura che ascoltiamo oggi è difficile trovare una sola battuta completamente uguale all'originale. Il rilancio dell'opera non ebbe tuttavia successo, se non per un breve periodo durante gli anni trenta, grazie alle sanzioni imposte all'Italia dalla Società delle Nazioni in seguito alla conquista dell'Etiopia, il che fece sì che Mussolini in persona ordinasse ai teatri di eseguire opere italiane, escludendo quelle dei paesi che avevano aderito alle sanzioni. "In questa occasione ebbi fortuna" furono le precise parole del compositore.

Di nuovo al Teatro Lirico di Milano, il 6 novembre 1902, il compositore riscosse vivi applausi con Adriana Lecouvreur, un'opera in quattro atti su libretto di Arturo Colautti ambientata nel Settecento francese e basata su una pièce di Eugène Scribe. Adriana Lecouvreur è oggi l'opera di Cilea più nota al pubblico mondiale e rappresenta il punto di incontro più felice tra la spontaneità di un melodismo di scuola napoletana e una scrittura armonica e timbrica aggiornata sui recenti modelli francesi.

L'ultima opera di Cilea, rappresentata al Teatro alla Scala di Milano la sera del 15 aprile 1907 sotto la direzione di Arturo Toscanini, è la tragedia in tre atti Gloria, ancora su libretto di Colautti, basata su una pièce di Victorien Sardou. Quest'opera mostra il notevole aggiornamento compositivo di Cilea rispetto ai suoi contemporanei (Puccini escluso), ma fu proprio questo lato di per sé interessante e notevole a rendere l'opera difficile per il pubblico. Nonostante il suo grande valore e una buona serie di successi, nel complesso il risultato totale poté definirsi un insuccesso. L'insuccesso di quest'opera, in seguito sempre difesa dal compositore, e un boicottaggio teatrale dell'editore Ricordi all'Adriana, non contrastato in modo efficace da Sonzogno, fu tale da spingerlo ad abbandonare definitivamente il teatro d'opera. Non mancano per altro notizie di alcuni progetti operistici successivi, di cui sopravvivono parti o abbozzi di libretto, come Il ritorno dell'amore di Renato Simoni, Malena di Ettore Moschino e La Rosa di Pompei, ancora di Moschino (datato Napoli, 20 maggio 1924).

Alcune fonti accennano anche ad un'opera del 1909, completata e mai rappresentata, intitolata Il Matrimonio Selvaggio, della quale non esiste tuttavia alcun riscontro e di cui lo stesso Cilea non fa cenno nei suoi quaderni di "Ricordi".

Il compositore calabrese continuò invece a comporre musica da camera, vocale e strumentale, e musica sinfonica. Al 1913 risale un poema sinfonico in onore di Giuseppe Verdi su versi di Sem Benelli, eseguito al Teatro Carlo Felice di Genova. Diresse inoltre il Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo ed il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, dove concluse la sua carriera di didatta.

Cilea morì il 20 novembre 1950 a Varazze, comune ligure che gli offrì cittadinanza onoraria e nella quale trascorse gli ultimi anni della sua vita.

Intitolazioni

Alla sua memoria sono stati intitolati il conservatorio ed il teatro di Reggio Calabria, mentre il suo paese natale, Palmi, gli ha eretto un Mausoleo oltre ad una via del centro storico cittadino.

Il comune di Torino gli ha intitolato una via nel quartiere Barriera di Milano, nella zona detta "dei musicisti" .

Opere

Opere liriche

  • Gina (1889)
  • Tilda (1892)
  • L'Arlesiana (1897)
  • Adriana Lecouvreur (1902)
  • Gloria (1907)

Musica per orchestra

  • Suite in quattro tempi (1887)
    • Idillio
    • Alla Gavotta
    • Intermezzo
    • Marcia
  • Suite in tre tempi (1932)

Musica per pianoforte

  • Album di 10 pezzi pianistici per la gioventù
    • Gocce di rugiada
    • L'arcolaio
    • Melodia in fa maggiore
    • Romanza in la maggiore
    • Mazurca in si bemolle maggiore
    • Aria campestre
    • Valzer in re bemolle maggiore
    • Serenata
    • Canto del mattino
    • Danza in la maggiore
  • Tre piccoli pezzi (1888)
    • N. 1 Melodia
    • N. 2 Serenata
    • N. 3 Danza
  • La petite coquette: air de danse op. 9 (1890)
  • C'est toi que j'aime: impromptu à la mazurka op. 10 (1890)
  • Tre pezzi op. 29 (1895)
    • N. 1 Romanza
    • N. 2 Scherzino
    • N. 3 Barzelletta
  • Berceuse op. 20 (1895)
  • Tre pezzi per pianoforte a quattro mani (1895)
    • Chansonnette op. 31
    • Refrain de l'enfance
    • Amour joyeux op. 37
  • Foglio d'album op. 41 (1904)
  • Trois petits morceaux op. 28 (1904)
    • N. 1 Loin dans la mer
    • N. 2 Feuille d'album
    • N. 3 Pensée espagnole
  • Suite in stile antico op. 42 (1915)
    • I. Allegro
    • II. Sarabanda
    • II. Capriccio
  • Invocazione (1916)
  • Serenata a dispetto (1916)
  • Tre pezzi op. 43 (1923)
    • N. 1 Verrà?
    • N. 2 Acque correnti
    • N. 3 Valle fiorita
  • Due pezzi (1930)
    • N. 1 Risonanze nostalgiche
    • N. 2 Festa silana
  • Idillio e Alla gavotta, trascrizione dalla Suite in quattro tempi per orchestra

Musica da camera

  • Trio in re maggiore per violino, violoncello e pianoforte (1886)
  • Sonata in re maggiore op. 38 per violoncello e pianoforte (1888)
  • Tema con variazioni per violino e pianoforte (1932)
  • Suite in mi maggiore per violino e pianoforte (1948)
  • Tema e variazioni per violoncello e pianoforte (1949)

Canto e pianoforte

  • Non ti voglio amar, testo di Gaetano Pessina (1890)
  • Lontananza, testo di Romeo Carugati (1904)
  • Nel ridestarmi, testo di Felice Soffrè (1923)
  • Vita breve, testo di Annie Vivanti (1923)
  • Tre vocalizzi da concerto (1928)
    • N. 1 Andante gaio
    • N. 2 Lento doloroso
    • N. 3 Allegro festoso
  • Tre vocalizzi (1931)
    • N. 1 Grave
    • N. 1 Medio
    • N. 1 Acuto
  • Dolce amor di povertade, testo di Jacopone da Todi (1949)

Bibliografia

  • Ritorno di Cilea, Atti del Convegno promosso dalla SIAE e dal Teatro alla Scala (Varazze, 5-6 giugno 1989), Roma, 1991.
  • La dolcissima effigie. Studi su Francesco Cilea, a cura di Gaetano Pitarresi, Laruffa Editore, Reggio Calabria 1994 (ristampa 1999).
  • Francesco Cilea. Di Leonida Repaci, Rubbettino editore, Soveria Mannelli, 2000 (I ed. Pellegrini editore, Cosenza 1961).
  • Ultimi splendori. Cilea, Giordano, Alfano, a cura di Johannes Streicher, Ismez Editore, Roma 1999. ISBN 88-900141-0-5
  • Lettere a Francesco Cilea 1878-1910, a cura di Gaetano Pitarresi, Laruffa Editore, Reggio Calabria 2001.
  • Francesco Cilea e il suo tempo, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Palmi-Reggio Calabria, 20-22 ottobre 2000), a cura di Gaetano Pitarresi, Edizioni del Conservatorio di Musica "F. Cilea", Reggio Calabria 2002. ISBN 88-87970-01-7
  • Raoul Meloncelli. Francesco Cilea in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 25 (1981). Treccani, l'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 29 dicembre 2013 .

Voci correlate

  • Teatro Francesco Cilea
  • Conservatorio Francesco Cilea
  • Scuola musicale napoletana

Altri progetti

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