Steve Morse

nato il 28.7.1954

Steve Morse

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Steve Morse (all'anagrafe Steven J. Morse) (Hamilton, 28 luglio 1954) è un chitarrista statunitense, meglio noto come fondatore dei Dixie Dregs e come attuale componente dei Deep Purple dal 1994. Durante la sua carriera Morse ha suonato rock, country, funk, jazz, musica classica e fusioni di questi generi. In aggiunta ad una prospera carriera solista, si ricorda la partecipazione con i Kansas, durante la metà degli anni ottanta.

Biografia

Steve Morse passò la propria infanzia a Ypsilanti, nel Michigan, dopo che la sua famiglia si fu trasferita precedentemente dal Tennessee. Suo padre era occupato come ministro di culto e la madre era una pianista classica; entrambi svolsero anche la professione di psicologo. Benché avesse già una discreta familiarità con strumenti come il clarinetto ed il pianoforte, Morse si interessò infine allo strumento che lo renderà celebre: la chitarra. Suonò per breve tempo con suo fratello Dave in una band chiamata The Plague, fino a che la sua famiglia si dovette trasferire ad Augusta, in Georgia. Nei tardi anni '60 fu impegnato con suo fratello maggiore nella band Three. Iscritto alla Academy of Richmond County, incontrò il bassista Andy West ed insieme formarono il nucleo principale dei Dixie Grit, insieme al tastierista Johnny Carr, il chitarrista e cantante Frank Brittingham e suo fratello Dave alla batteria, ma purtroppo anche questa band ebbe vita breve.

Dixie Dregs

Quando Steve venne espulso dalla propria scuola al decimo anno (perché si rifiutò di tagliarsi i capelli), si iscrisse nel 1971 alla stimata University Of Miami's School Of Music, alla quale si iscrisse anche Andy West. Dopo la separazione dei membri dei Dixie Grit nel 1972, nacquero dalle loro ceneri i Dixie Dregs, all'inizio solo come collaudata coppia Morse/West, ed in seguito anche con l'aggiunta di un batterista della Carolina del Sud, Gilbert Frayer. Nell'ottobre dello stesso anno, la Mahavishnu Orchestra si esibì alla loro università. Nel 1973 Steve forma il Rock Ensemble II con Allen Sloan al violino, Andy West al basso e Bart Yarnal alla batteria. Quest'ultimo fu sostituito temporaneamente ed infine in pianta stabile (perché si ruppe un braccio facendo surf), da Rod Morgenstein, dietro richiesta di Morse. Nel 1974 e 1975 si aggiunsero al gruppo Frank Josephs come tastierista e Steve Davidowski.

Durante le varie prove all'Università di Miami, il gruppo si guadagnò parte dell'attenzione generale grazie all'esecuzione di vari pezzi composti da Steve Morse, fatto che mise in luce la sua credibilità sia come compositore che come strumentista. Questo li portò ad effettuare una registrazione nel 1975 per scopi promozionali, registrazione che verrà infine ufficialmente immessa sul mercato nel 1997 con il titolo di The Great Spectacular. Venne in seguito registrato un demo, datato 1976, contenente i pezzi Cruise Control, Refried Funky Chicken e Cosmopolitan Traveler. Nello stesso anno, dopo un'esibizione al The Exit Inn di Nashville, vengono notati dal tastierista degli Allman Brothers Band Chuck Leavell e da Twiggs Lyndon, uno dei manager del gruppo, i quali, rimasti fortemente impressionati dalla band, ne informano la loro etichetta, la Capricorn Records, che inviò due suoi rappresentanti ad assistere al loro concerto in un club di Macon, in Georgia. Grazie a questo contributo, i Dixie Dregs firmano a dicembre 1976 proprio con la Capricorn, e incominciano la lavorazione del loro primo album agli Hollywoon Sound Recorders, a Hollywood. Poco prima della fine delle registrazioni Steve viene chiamato da Liza Minnelli per suonare su una traccia del suo album Tropical Nights. Il debut-album dei Dixie Dregs, intitolato Free Fall esce nella primavera del 1977 e contiene pezzi funky (Refried Funky Chicken), suoni acustici (Northern Lights), insieme a brani più prettamente Jazz Rock. L'album non rappresenta il picco creativo/artistico della band, ma rimane comunque una fase emblematica della loro carriera. Culmine che invece si raggiunge con il loro secondo rilascio discografico, What If, insieme a Dregs Of the Earth, quest'ultimo datato 1980. Contenente brani di Fusion classici, come Take It Off the Top, Odyssey e Night Meets Light, What If rappresenta l'album ideale come introduzione della band ad un pubblico più ampio e nel mentre mette in luce le straordinarie abilità compositive di Morse. Proprio quando le cose stavano ormai per decollare, l'improvviso fallimento della Capricorn Records costrinse il gruppo a cercare un'altra etichetta che fosse ben disposta nei confronti della musica strumentale. Il loro potenziale venne notato e questo li portò a firmare un nuovo contratto per tre album con la Arista Records. Nel frattempo, viene abbandonato il vecchio nome in favore del più semplice e diretto "The Dregs". Nel 1981, con la pubblicazione di Unsung Heroes, ricevono una nomination al Grammy come Best Instrumental Performance. Il violinista Allan Sloan lascia però la band al termine di quest'ultimo studio-album con la decisione di diventare dottore. Verrà sostituito dal giovane virtuoso Mark O'Connor, all'occorrenza anche abile chitarrista, che durante i tour successivi non mancherà di sfruttare questa sua doppia utilità suonando l'assolo di Bloodsucking Leeches.

Il successivo Industry Standard (1983) ricevette nuovamente una nomination al Grammy come miglior performance strumentale Jazz/Rock, mentre i lettori della rivista Guitar Player lo votarono come "Miglior LP di chitarra" dell'anno. A sommarsi al tutto andò anche l'elezione di Steve come Best Overall Guitarist (miglior chitarrista in assoluto) dell'anno, un piacere che egli poté conquistare per ben cinque anni di seguito da questo stesso sondaggio, al termine dei quali venne inserito nella Gallery of Greats, un onore e un prestigio condivisi solo con Steve Howe degli Yes[1] ed Eric Johnson. Tuttavia, Morse dichiarò in un'intervista di non essere pienamente soddisfatto del lavoro svolto, a causa delle varie pressioni sui Dregs da parte del management a orientarsi verso un tipo di approccio più commerciale adottando anche le parti vocali di Alex Ligertwood (famoso con Santana) e Patrick Simmons (dei Doobie Brothers), nel tentativo di incrementare le vendite:

(EN)

« During my career I've had various pressures on me to try this and that with my music or try this and that kind of format. That certainly was a productive project. I enjoyed the songs a lot. But the bottom line, thankfully, is that Industry Standard didn't sell any more records than the previous one did. If it had, I might've been in real trouble. I'd have to be writing songs like that for the rest of my life (…)[2] »

(IT)

« Nel corso della mia carriera ho subito diverse pressioni su di me su come provare a fare questo e quello con la mia musica o provare questo o quel tipo di format. Questo certamente era un tipo di processo produttivo. Mi piacquero molto le canzoni. Ma alla fine, fortunatamente, resta il fatto che Industry Standard non vendette più di quanto avesse già fatto il precedente [album]. Se fosse accaduto, ne sarei rimasto molto turbato. Avrei dovuto scrivere canzoni come quelle per il resto della mia vita (…) »

(Steve Morse)

Il 1983 vedrà Steve abbandonare la band, sia per il fatto che le vendite dei loro album non accennavano a salire, ma anche e soprattutto a causa di una certa insoddisfazione della piega che stava prendendo il gruppo, che sbandò definitivamente di lì a poco.

Steve Morse decise allora di prendersi una pausa con la musica e questo spazio rimasto vuoto venne a colmarsi con la redazione di alcuni pezzi scritti, il primo dei quali venne pubblicato con il titolo Open Ears nel novembre 1983 sul periodico americano Guitar for the Practicing Musician . In una della due colonne di spazio a lui dedicate affermò:

(EN)

« (…) my essays have always leaned more toward the philosophy of being a musician rather than just technique. As a writer, I am a novice, but I feel my goal will have been achieved if a positive thought is illuminated when you read what I’ve got to say. In the long run, I believe that a musician’s quality is equal only to his quality as a person »

(IT)

« (…) i miei componimenti sono sempre stati più orientati verso la filosofia di essere un musicista piuttosto che solo la tecnica. Come scrittore, sono un principiante, ma sento che il mio obiettivo sarà stato raggiunto se voi capite il pensiero preciso che ho espresso. A lungo andare, credo che una qualità di un musicista sia pari solo alla sua qualità come persona. »

(Steve Morse)

Diversi anni più tardi, la band si riunì nuovamente per un tour. La formazione prevedeva i membri originari dei Dixie Dregs, ovvero Morse, Morgenstein, Lavitz e Sloan. Il loro ritorno sulle scene venne integrato con l'uscita di un "Best Of", intitolato Divided We Stand. Il bassista Dave LaRue completò il formazione per un tour di sette date, dalle quali venne estratto come live un altro ulteriore album, Bring 'em Back Alive. Inoltre, a causa degli impegni medici che la professione di Sloan prevedeva e ai quali non poteva sottrarsi, egli venne sostituito piuttosto frequentemente da Jerry Goodman, già violinista della Mahavishnu Orchestra. I Dregs otterranno inoltre di lì a poco un nuovo contratto con la riesumata Capricorn Records, per l'uscita del loro primo studio album dopo anni, Full Circle.

Steve Morse Band

Steve incominciò a mettere insieme i componenti per un nuovo trio, la Steve Morse Band. Essa comprendeva ovviamente Morse, integrato dalla sezione ritmica di Jerry Peek (basso) e Doug Morgan (batteria), il quale venne presto rimpiazzato da Rod Morgenstein. La band fece il primo tour in Germania e, fra una pausa e l'altra dello stesso, Morse tenne delle clinics. La Steve Morse Band firmò con la Elektra Records e le registrazioni per l'uscita del loro album di debutto, The Introduction, incominciarono a settembre. Il tour di supporto all'album li vide nuovamente impegnati in Germania e poco dopo fu pubblicato Stand Up. Questa seconda prova discografica del trio vide inoltre coinvolti nel progetto vari cantanti e chitarristi in qualità di ospiti: Eric Johnson, Alex Ligertwood, Peter Frampton, Albert Lee, Van Temple e il violinista Mark O'Connor. Nel corso del tour, la Steve Morse Band ricoprì il ruolo di band di supporto a svariati gruppi, fra i quali il trio rock-progressivo dei Rush. Dal 1990 la Steve Morse Band vedrà Steve alla chitarra, Dave LaRue al basso, Van Romaine alla batteria e, in occasioni speciali (Live in New York 1992), T Lavitz alle tastiere.

Kansas

Con la nuova formazione dei Kansas nei tardi anni '80, il posto lasciato vuoto dal chitarrista solista e song-writer Kerry Livgren venne preso da Steve Morse. Il suo ruolo nella band fruttò due album con la MCA, Power e In the Spirit of Things e, inoltre, contribuì alla stesura dell'ultima grande hit (fino ad oggi) dei Kansas, All I Wanted, che raggiunse la Billboard Top 20 ed entrò nel circuito Mtv Heavy Rotation. Morse lasciò la band dopo aver completato la serie di concerti a supporto dell'ultimo album, ma tuttavia rientrò nella band per un tour nel 1991.

Dopo l'avventura con i Kansas, Steve decise di prendersi una pausa dall'industria musicale coltivando un'altra sua passione, il volo. Egli lavorò infatti professionalmente per diversi anni come co-pilota di una compagnia aerea commerciale, godendosi una pausa dallo stress della vita sotto i riflettori. Alla fine però, la musica venne nuovamente a bussare alla sua porta.

Deep Purple

Con l'abbandono dello storico chitarrista dei Deep Purple, Ritchie Blackmore, che li lasciò nel bel mezzo del loro tour del 1993, vi fu la necessità di un musicista alla sua altezza che potesse rimpiazzarlo dapprima temporaneamente (scelta che cadde su Joe Satriani - dopo il rifiuto di Steve Lukather, chitarrista dei Toto - grazie al quale poterono completare le rimanenti date), e poi, in pianta stabile. Steve Morse fu allora chiamato agli inizi del 1995 per diventare così un membro ufficiale dei Deep Purple, e lo rimane tutt'oggi. Insieme, hanno pubblicato un totale di quattro album in studio e sette album dal vivo.

Oltre a suonare con questa importante band, con Don Airey (attuale componente anch'egli dei Deep Purple), Jimmy Barnes, Bob Daisley e Lee Kerslake diede vita nel 2003 ai Living Loud.

Steve Morse incomincia il 2009 con svariati progetti, che comprendono lavori da solista, progetti collaborativi e ovviamente la prosecuzione con i Deep Purple.

Strumentazione

Steve suona una chitarra Music Man Steve Morse Signature Guitar. L'origine di questo strumento è da ricercare indietro nel tempo fino ai giorni di college di Steve, quando nel tentativo di procurarsi una chitarra che rispondesse alle sue richieste assemblò fra loro diverse parti di alcuni strumenti, nella fattispecie:

  • il corpo della Fender Telecaster;
  • il manico della Fender Stratocaster;
  • il ponte Gibson Tune-o-Matic;
  • set di tasti Gibson;
  • lo stop-tail (detto anche tail piece) di una chitarra a 12 corde sconosciuta;
  • un gruppo di pick-up DiMarzio DP 205 Bridge model e DP 200 Neck model .[3]

Tale chitarra venne ribattezzata da Steve Frankenstein Telecaster e fu oggetto di revisioni e ulteriori miglioramenti da parte dello stesso chitarrista durante il corso degli anni. Quando nel 1986 la Music Man avvicinò Morse per produrne un modello di serie, il risultato che scaturì da questa collaborazione sfociò nella Music Man Steve Morse Signature Guitar, ormai strumento ufficiale consolidato del musicista. Lo strumento viene proposto al pubblico in diverse varianti, in una gamma di oltre cinquanta tipi e combinazioni di finiture differenti.

La collaborazione fra il marchio di amplificazione ENGL e Steve diede invece vita al modello Steve Morse Special Edition E670, che debutta nel mese di settembre 2008. Il risultato si è potuto raggiungere solamente dopo un anno di intenso lavoro fra il team ENGL, Morse, ed il rinomato ingegnere Steen Skrydstrup. La continua ricerca del tono perfetto e anni di utilizzo di questi amplificatori, ha portato alla necessità di un ampli che potesse soddisfare la versatilità di un musicista come Morse, il quale, celebre per la sua capacità di esplorazione, spazia dai generi musicali più disparati: Rock, Fusion, Jazz, Metal e altri. Data la militanza in gruppi come Deep Purple e Steve Morse Band, il bisogno di un unico sistema di amplificazione, che possa fornire un suono modellabile in risposta alle diverse esigenze, appare piuttosto ovvio.

Discografia

Dixie Dregs

  • 1975 The Great Spectacular (Pubblicato ufficialmente nel 1997)
  • 1977 Free Fall
  • 1978 What If
  • 1979 Night Of The Living Dregs
  • 1980 Dregs Of The Earth
  • 1981 Unsung Heroes
  • 1982 Industry Standard
  • 1989 Divided We Stand
  • 1992 Bring 'Em Back Alive
  • 1994 Full Circle
  • 1997 King Biscuit Flower Hour Presents - The Dregs 1979
  • 2000 California Screamin
  • 2002 20th Century Masters: The Best Of The Dixie Dregs
  • 2002 Sects, Dregs & Rock 'n' Roll

Steve Morse Band e solista

  • 1984 The Introduction
  • 1985 Stand Up
  • 1989 High Tension Wires
  • 1991 Southern Steel
  • 1992 Coast To Coast
  • 1995 Structural Damage
  • 1996 StressFest
  • 2000 Major Impacts
  • 2002 Split Decision
  • 2004 Major Impacts 2
  • 2005 Prime Cuts - From Steve Morse's Magna Charta sessions
  • 2009 Out Standing in Their Field
  • 2009 Prime Cuts - Volume II

Deep Purple

  • 1996 Purpendicular
  • 1997 Live at the Olympia '96
  • 1998 Abandon + london
  • 1999 In Concert with the London Symphony Orchestra
  • 1999 Total Abandon: Live in Australia
  • 2001 Live at the Rotterdam Ahoy
  • 2001 The Soundboard Series
  • 2003 Bananas
  • 2005 Rapture of the Deep
  • 2006 Live at Montreux 1996
  • 2007 They All Came Down to Montreux
  • 2013 Now What?!
  • 2017 - Infinite

Kansas

  • 1986 Power
  • 1988 In the Spirit of Things
  • 1998 King Biscuit Flower Hour Presents Kansas (registrato il 14 febbraio 1989)
  • 2004 Sail On: The 30th Anniversary Collection

Partecipazioni

  • 1977 Tropical Nights - Liza Minnelli
  • 1980 Schemer-Dreamer - Steve Walsh
  • 1986 Storytime - T Lavitz
  • 1987 Stone From Which The Arch Was Made - Mark O'Connor
  • 1987 Surveillance - Triumph - (assolo in Headed For Nowhere)
  • 1988 Southern By The Grace Of God: Lynyrd Skynyrd Tribute Tour-1987 - Lynyrd Skynyrd - (Gimme Back My Bullets)
  • 1988 Love Your Man - The Rossington Collins Band
  • 1990 Nashville Rendez-Vous - Marcel Dadi
  • 1991 Fingers Crossing - Marcel Dadi
  • 1992 Country Guitar Flavors - Marcel Dadi
  • 1992 Lone Ranger - Jeff Watson
  • 1993 Coven, Pitrelli, O'Reilly - CPR - (assolo in Minute Mouse)
  • 1994 Thonk - Michael Manring
  • 1995 Carmine Appice's Guitar Zeus - (duetto insieme a Jennifer Batten in 4 Miles High)
  • 1997 Merry Axemas - (Joy To The World)
  • 2001 Seventh Key - Seventh Key
  • 2001 Nylon & Steel - Manuel Barrueco
  • 2001 Feeding the Wheel - Jordan Rudess
  • 2002 Camino Latino/Latin Journey - 'Liona Boyd
  • 2004 Rhythm Of Time - Jordan Rudess
  • 2003 Living Loud - Living Loud
  • 2006 Living Loud-Live - Living Loud
  • 2006 The Royal Dan - a Tribute
  • 2006 Gillan's Inn - Ian Gillan
  • 2007 School of the Arts - School of the Arts (Morse suona su "On Fire" e "Portrait")
  • 2008 We wish you a metal xmas and a headbanging new year [Morse suona assieme a Tim Owens, Juan Garcia, Marco Mendoza e Vinny Appice la canzone Santa Claus is back in town]
  • 2009 Trading 8s - Carl Verheyen
  • 2015 The Everlasting Songs: An All Star Tribute To Pink Floyd (Morse suona su "Another Brick In The Wall")

Curiosità

  • È stato un pilota di aerei di linea tra il 1987 ed il 1988.
  • Ha sposato la sua seconda moglie, Jacqueline Marie Morse, su un palcoscenico davanti al pubblico prima di un concerto.

Note

  1. ^ [1] Biografia nel sito ufficiale dell'artista
  2. ^ Steve Morse Biography su GuitarFiles
  3. ^ Gear

Altri progetti

Collegamenti esterni

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