George Enescu
nato il 19.8.1881 a Liveni-Vîrnav, Romania
morto il 4.5.1955 a Paris, Île-de-France, Francia
George Enescu
George Enescu (anche Georges Enesco[1] o Giorgio Enesco[2][3]; Liveni, 19 agosto 1881 – Parigi, 4 maggio 1955) è stato un violinista, pianista, compositore e direttore d'orchestra romeno.
Biografia
A Liveni, nella casa dei genitori Enescu compone la sua prima opera per violino e pianoforte, Paese Romeno all'età di 5 anni; e a 13 anni Poema Romeno.
Studiò armonia, contrappunto e composizione con Robert Fuchs al Conservatorio di Vienna e nel 1893 si diplomò in violino. Perfezionatosi a Parigi con Martin-Pierre Marsick, André Gedalge, Jules Massenet e Gabriel Fauré, nel 1900 esordì come violinista nei Concerts Colonne; due anni più tardi costituì un trio con Alfredo Casella e Louis Fournier e nel 1904 un quartetto con Henri Casadesus, Fournier e Fritz Schneider, esibendosi in tutta Europa (anche come pianista e direttore d'orchestra) in compagnia di solisti quali Pablo Casals, Fritz Kreisler, Eugène Ysaÿe, Alfred Cortot, Jacques Thibaud, Maurice Ravel e Béla Bartók.
Tra le due guerre contribuì a far conoscere in campo internazionale le composizioni della giovane scuola nazionale romena e nel 1923 suonò per la prima volta negli Stati Uniti, a Filadelfia, sotto la direzione di Leopold Stokowski. Tenne corsi di interpretazione a Parigi, Londra, Siena ed ebbe tra i suoi allievi alcuni interpreti poi pervenuti a fama mondiale, tra cui Yehudi Menuhin, Arthur Grumiaux, Christian Ferras e Uto Ughi.
Nel suo nome si svolge a Bucarest dal 1958 un festival internazionale con cadenza annuale.
Tra le migliori composizioni di Enescu figura l'opera Oedipe (1936), che con il suo ampio respiro rappresenta la sintesi di tutti i mezzi tecnico-espressivi raggiunti dal musicista nella maturità. Celebri sono le due Rapsodie romene op. 11 (1901) per orchestra; compose inoltre 5 sinfonie e molta musica cameristica.
Nel 2001 la Sonata per violoncello e pianoforte Op.26 No.1 fu rivisitata dal The Mutato Muzika Orchestra ed è stata utilizzata come tema ricorrente nel film di Wes Anderson I Tenenbaum e nella sigla del TGR Leonardo, programma di informazione scientifica della RAI. Purtroppo non vi è più traccia della partitura originale.
Composizioni
- Oedipe, opera teatrale Op. 23 (libretto di E. Fleg, da Sofocle; Palais Garnier di Parigi, 1936)
- La vision de Saul, cantata (testo di E. Adénis; 1895)
- Ahasverus, cantata (1895)
- L'aurore, cantata (da Leconte de Lisle; 1898)
- Cantata per soprano e orchestra (1899)
- Strigorii, per voce e orchestra (Fantasmi; 1916)
- 4 sinfonie di studio (1895-1898)
- 5 sinfonie
- Sinfonia No. 1 in Mi bemolle Maggiore, Op. 13 (1905)
- Sinfonia No. 2 in La Maggiore, Op. 17 (1914)
- Sinfonia No. 3 con coro, pianoforte e harmonium in Do Maggiore, Op. 21 (1919)
- Sinfonia No. 4 in Mi Minore (incompiuta; 1934)
- Sinfonia No. 5 con Tenore e coro femminile (incompiuta; 1941)
- 3 sonate, per pianoforte (la 2° mai trascritta)
- Sinfonia Concertante per violoncello ed orchestra op. 8 (1901)
- Ouverture Concerto, 3 Suites, 2 Rapsodie Rumene
- Vox Maris, poema sinfonico per tenore, coro ed orchestra op. 31
- Sonate pour piano et violon n. 1 in re maggiore op. 2 (1897)
- Sonate pour violon et piano n. 2 in fa minore op. 6 (1899)
- Konzertstück pour alto et piano in fa maggiore (1906)
- Sonate "dans le caractère populaire roumain", pour violon et piano n. 3 in la minore op. 25 (1926)
- "Impressions d'enfance" pour violon et piano in re maggiore op. 28 (1940)
- Dixtuor, per fiati op. 14 (1906)
- Cantabile e presto per flauto e pianoforte (1904)
Note
- ^ (EN) voce online su Enciclopedia Britannica
- ^ Documento storico su museotorino.it (PDF)
- ^ Pamphlet di proprietà dell'Università degli Studi di Torino
Bibliografia
- Boris Schwarz, Georges Enesco, in Great Masters of the Violin: From Corelli and Vivaldi to Stern, Zukerman and Perlman, London, Robert Hale, 1983, pp. 359-368.
- Anne Penesco, Georges Enesco et l'âme roumaine, préface de Yehudi Menuhin, Presses Universitaires de Lyon (« Cahiers du Centre de recherches musicologiques »), Lyon, 1999.
- Alain Cophignon, Georges Enesco, Librairie Arthème Fayard (« Bibliothèque des grands compositeurs »), Paris, 2006.
- Salvatore Costantino, George Enescu. Vita e musica, con un'intervista al Maestro Uto Ughi, Bologna, Clueb, 2008.
- Salvatore Costantino, Il destino di un uomo, L'Œdipe di George Enescu, Bologna, Clueb, 2009.
- Jean-Michel Molkhou, Georges Enesco, in Les grands violonistes du XXe siècle. Tome 1- De Kreisler à Kremer, 1875-1947, Paris, Buchet Chastel, 2011, pp. 45-49.
Altri progetti
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